07 Marzo 2021 -- Il Napoli ci crede ancora. Prima della settimana terribile in cui si giocherà tutto nelle trasferte con Milan, Juve e Roma, Gattuso torna a vincere contro il Bologna e si porta a tre punti dal quarto posto. Un super Insigne (doppietta e 103 gol in azzurro come Vojak, a un solo centro da Cavani) e il ritrovato Osimhen (in rete esattamente un girone dopo) firmano un successo che ridà morale ed entusiasmo a una squadra che ha il dovere di giocarsi fino alla fine la qualificazione in Champions. Può solo masticare amaro invece Mihajlovic, al quale non basta il solito Soriano e un’altra grande prestazione del suo Bologna per portare a casa punti.
Nella serata umida del Maradona è stata una partita bella, aperta e divertente. Il Napoli ha provato a farla, consapevole dell’importanza della posta in palio, ma il Bologna (colpito dalla scomparsa di Pavinato) se l’è giocata con ottima organizzazione e grande qualità. Il primo ricamo della serata è stato di Fabian Ruiz: recupero palla, percussione, mezza difesa rossoblù saltata ma clamorosa indecisione in fase conclusiva. Un’esecuzione che invece non ha sbagliato Insigne, liberato di tacco al limite d’area da Zielinski: destro a giro e gol del vantaggio. La rete subita non ha scalfito il Bologna, che, dopo aver memorizzato le difficoltà iniziali, si è messo a fare il suo calcio, costringendo il Napoli a ripiegare: in rapida sequenza un palo colpito da Skov Olsen, uno slalom pericoloso di Palacio, un miracolo di Ospina su un colpo di testa dello stesso argentino. Gattuso ha sofferto, è stato costretto a sostituire lo sfortunato Ghoulam (sospetto stiramento) con Hysaj e non è stato premiato nelle occasioni capitate ancora a Insigne (super Skorupski) e Politano (diagonale a lato).
Due gol annullati giustamente a Palacio (uno per fuorigioco e uno per intervento irregolare su rinvio di Ospina) hanno chiuso e aperto primo e secondo tempo di una partita che non ha mai perso di intensità. Gattuso ha provato a vivacizzare l’attacco con Osimhen al posto dell’evanescente Mertens, Mihajlovic ha dato energie nuove con Dominguez e Barrow per Poli e Sansone. Ma la mossa che si è rivelata più azzeccata è stata quella dell’allenatore azzurro, che proprio con Osimhen ha trovato il raddoppio: imbucata di Zielinski, lunga fuga dell’attaccante nigeriano inutilmente inseguito da Danilo e destro che non ha lasciato scampo a Skorupski. Osimhen ha ritrovato il gol esattamente un girone dopo (l’ultima rete all’andata proprio al Dall’Ara) ma ha avuto la colpa di non stendere al tappeto il Bologna sprecando poco dopo il tris su ottimo invito di Insigne.
La squadra di Mihajlovic non si è arresa e ha riaperto tutto accorciando le distanze con Soriano, in gol dopo una clamorosa ingenuità in uscita di Demme che ha favorito il recupero palla alto del Bologna. Il tecnico rossoblù ha giocato anche le carte Vignato, Medel e Orsolini, ma è stato punito da un errore in fase di impostazione di De Silvestri: Insigne, favorito da un rimpallo, gli ha rubato palla ed è andato da solo a firmare il tris e il gol numero 103 con il Napoli, eguagliando nella classifica dei marcatori della storia azzurra Vojak e portandosi a uno di distanza da Cavani. Gattuso ha raccolto così tre punti d’oro, ma ora è atteso da una settimana terribile. Quella che deciderà la stagione azzurra.