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Tre giorni per evitare il peggio
Mercoledì 27, giovedì 28 e venerdì 29 saranno le date fondamentali per la partenza del nuovo campionato o per il buio più profondo.

25 Agosto 2003 -- "O la Federcalcio cambia rotta, o sarà scontro", ha tuonato Matarrese, alla guida della rivolta, ma la Figc non recede, anzi va in contropiede: Carraro è molto attivo, numerose le telefonate ai presidenti di B, oltre che i contatti con Galliani. Si attende che la temperatura cali, si punta a far partire tutta la A domenica prossima. In attesa che dopo un'eventuale giornata di stop della serie minore qualche defezione rompa il fronte della protesta. Ma l'ordine degli appuntamenti impone cautale.

Prima (il 27) l'assemblea di Lega convocata per discutere dei diritti tv; poi (il 28), il consiglio federale convocato per l'iscrizione delle squadre coinvolte nel caso fideiussioni; e per chiudere di nuovo la Lega (il 29), chiamata ad esprimersi sulla richiesta di dimissioni di Carraro e la fiducia a Galliani. Un calendario rappresentativo: è scontro tra Figc e Lega, almeno la sua maggioranza numerica. E se il pretesto è la B a 24, i veri motivi sono anche altri: i contributi alle società della serie cadetta, la spartizione della torta tv, i format dei prossimi campionati. Ovvero, il terreno di scontro latente negli ultimi anni, per il calcio italiano di vertice.

Dato per scontato che il governo ha oramai lasciato al proprio destino Carraro, Galliani, Giraudo, Sensi e giù fino a Della Valle (esclusa dunque qualsiasi ulteriore mediazione al tavolo di Letta), resta una resa dei conti all'interno dei club professionistici. E' di circa 190 miliardi di vecchie lire il contributo per le 20 società cadette: in teoria, ne servirebbero altri 40.

Significativa la situazione dell'Atalanta: Ruggeri ha ricordato alla Figc, protestando per la mancata riammissione sull'onda del caso Roma, che nelle ultime due stagioni nonostante la riduzione dei costi il negativo di bilancio è stato di 25 miliardi. Buco destinato ad allargarsi, se al salto nel vuoto nella pochezza di mezzi della serie cadetta si aggiunge una torta che si riduce per quattro posti in più a tavola. Ma trovare nuovi soldi è impresa dura: quella cifra non può venire da Sky, nè dal Totocalcio (in Figc c'è forte perplessità sulla falsa partenza del nuovo gioco, tra schedine con partite inesistenti e tredicissimo fantasma in assenza di partita).

Possibile dunque che il discorso si sposti: B a 24 quest'anno, diversa forma dei campionati (e dunque distribuzione dei soldi) dal prossimo anno, con A a 20 e B a 22. E' quello già ribattezzato lodo Galliani, poco gradito ai grandi club. In attesa della quadratura del cerchio, la Figc conta di veder partire almeno la A. Uno stop della serie B di una giornata è da tenere in conto: ma cosa succederebbe se alla seconda tornata qualche squadra rompesse il fronte e annunciasse di scendere in campo?