21 Agosto 2003 -- Dopo il decreto varato ieri dal governo e una riunione durata più di 5 ore, il Consiglio Federale, seguendo i suggerimenti dal ministro Urbani, "per accontentare un po' tutti" ha deciso che la nuova serie B sarà a 24 squadre. Ripescate, dunque il Catania, il Genoa, la Salernitana e la Fiorentina, ammessa per meriti sportivi al posto del Cosenza che non era riuscito ad iscriversi al campionato di serie C (aveva però acquistato il titolo del Castrovillari, società di quarta serie).
"A decorrere dalla corrente stagione 2003-2004 - si legge nel comunicato federale- e fino a diversa determinazione del Consiglio Federale, l'organico del campionato nazionale di Serie B e' fissato a 24 squadre. Ai fini della retrocessione nelle disposizioni concernenti il campionato di Serie B le dizioni 16/a, 17/a, 18/a, 19/a e 20/a devono intendersi rispettivamente sostituire da 20/a, 21/a, 22/a, 23/a, 24/a". Nella delibera si legge ancora che "la Lega nazionale professionisti adotta in piena autonomia i provvedimenti volti ad armonizzare le vigenti forme di mutualita' con la nuova composizione numerica della Lega salvaguardando le legittime aspettative delle 20 societa' aventi titolo sportivo gia' ammesse al campionato di Serie B per la corrente stagione sportiva".
"Il provvedimento preso rappresenta il male minore - ha dichiarato Franco Carraro - E' il prezzo necessario per tentare di ridurre al minimo le tensioni. La situazione era diventata di difficile governabilità' ma ringrazio la politica per aver fatto il suo ruolo e averci dato un decreto che è corretto. Quanto alle 4 ripescate rappresentano 4 grandi città, la B non verrà svalorizzata".
L'allargamento della serie B è passato di stretta misura grazie alle posizioni favorevoli del presidente federale Carraro, dei due vice Abete e Mazzini, e del presidente della Lega Dilettanti Tavecchio. Scontato il ripescaggio di Catania, salernitana e Genoa, si sono avuti momenti di grande tensione all'interno dell'assemblea quando si è dovuto decidere su quale squadra avrebbe preso il posto del Cosenza. In ballo c'erano la Fiorentina e il Martina, squadra pugliese che perse lo spareggio-promozione dalla C1 contro il Pescara, mentre è sato del tutto escluso il Pisa che pure si trovava nella stessa posizione del Martina, ma, come ha ammesso anche Preziosi alla fine del Consiglio, la scelta ha avuto un criterio assolutamente territoriale. La scelta di Carraro, pilotata dalla politica, è stata quella di una copertura nazionale del torneo, che favorisse anche un discorso mediatico e legato alle televisioni e agli sponsor.
Ovviamente, la Fiorentina è stata la più spinta per questioni di importanza della piazza, di meriti sportivi e di risarcimento per la frettolosa e ingiusta "liquidazione" dell'anno scorso. Al momento della votazione, tutti d'accordo o quasi: Galliani e Matarrese si sono astenuti pensando alla battaglia che sarà scatenata dai presidenti dissidenti Cellino e Zamparini, unico voto contrario è stato del presidente della Roma Sensi. La delibera del Consiglio Federale sarà sottoposta nei prossimi giorni all'approvazione oramai scontata del Coni convocato in riunione straordinaria, vista la posizione assunta dopo il meeting dell'altro giorno. Subito dopo la Figc e la Lega formuleranno il nuovo calendario.
Adesso bisognerà promuovere nelle serie superiori numerose squadre. In serie C le squadre che sarebbero interessate dal provvedimento, sarebbero, nell’ordine: Arezzo, per il ripescaggio in serie C1, poi Sora e quindi Catanzaro. Per quanto riguarda la serie C2, infine, la graduatoria mette in cima alla lista delle papabili Palazzolo, Rutigliano e Vittoria. Il tutto in attesa di capire come reagiranno il Cosenza, il Pisa ed il Martina in seguito alla promozione della Fiorentina. Putroppo dai ripescaggi (dalla serie D alla C2) sembrano escluse le squadre campane, molte delle quali hanno il curriculum macchiato dai numerosi incidenti provocati dai tifosi.
Comunque, Carraro ha assicurato che la composizione di C1 e C2 e i relativi calendari saranno varati entro al massimo una settimana, e poi ha aggiutno: "Non ho mai pensato di dimettermi per una ragione molto semplice, credo che il commissariamento della Figc sarebbe ingiusto e negativo. La gente pensa che io stia qui soprattutto per l'attaccamento alla poltrona - ha continuato Carraro -, ci sto invece perchè sono convinto che sia meno male che io continui a fare il presidente".