La SSC Napoli ha acquisito le prestazioni sportive del calciatore Victor Osimhen dal Lille a titolo definitivo.
31 Luglio 2020 -- Con il solito tweet del Presidente De Laurentiis: "Benvenuto Victor!" la SSC Napoli ha ufficializzato quello che ormai era già noto da tempo, ovvero l'arrivo di Osimenh in azzurro come primo rinforzo per la prossima stagione 2020/2021.
Alla squadra francese andranno 70 milioni di parte fissa (da pagare nei prossimi cinque anni) e 10 milioni di bonus non facili (sono legati ai futuri piazzamenti del Napoli in Champions League). All’attaccante andranno quattro milioni di euro e bonus a stagione fino al 2025. Nell’affare è stato inserito anche il cartellino del difensore classe 2000 Claudio Manzi, che si trasferirà in Francia.
L'attaccante nigeriano ha espresso la sua gioia per questa nuova avventura tramite i suoi account social: "Non vedo l'ora di indossare questa storica maglia, grazie a tutti per la calda accoglienza. Napoli è come Lagos. Mamma e papà ne saranno sicuramente fieri".
Giocatore esplosivo, fisicamente simile al suo predecessore Leao, predisposto ai lunghi scatti in campo aperto e dotato di grande potenza fisica nell'allungo. Molti lo paragonano a Drogba, altri lo considerano il più grande talento sfornato dalla Ligue 1 negli ultimi anni dopo Mbappé. Caratteristiche tecniche molto diverse da Milik, con cui condivide soltanto l'altezza (185 cm contro 186): segna meno rispetto al centravanti polacco, ma aiuta maggiormente la squadra nella manovra e tende a fornire più assist, con maggiore predisposizione al dribbling e alle giocate in velocità. Proprio quella velocità che lo ha reso l'unico giocatore del campionato francese insieme a Mbappé ad aver raggiunto un massimo di almeno 35 km/h in almeno sei gare. Caratteristiche che hanno impressionato le grandi d'Europa, tra cui il Napoli: gli azzurri hanno accelerato, chiudendo ufficialmente per un colpo essenziale.
Chi è Victor Osimhen
Quando si parla di Victor Osimhen, si parla di uno dei pochi ragazzi provenienti da un contesto difficile che ce l'ha fatta. A differenza di migliaia di coetanei, lui, classe 1998 che ha sempre visto nel calcio una via d'uscita per uscire dalla povertà e da una situazione terribile venutasi a creare a causa del lutto famigliare. Approdato in Europa appena maggiorenne, è riuscito a conquistare tutti nel vecchio continente, fino all'approdo al Napoli, ufficialmente confermato dal club partenopeo.
VENDEVA L'ACQUA IN MEZZO AL TRAFFICO
La vita di Osimhen non è stata certo facile, visto e considerando che quando aveva appena sei anni è scomparsa la madre. Tre mesi dopo il padre perse il suo lavoro nelle forze dell'ordine in quel di Lagos e per la sua famiglia fu durissima. Tradotto, povertà assoluta: “Mio fratello ha venduto giornali sportivi, mia sorella, arance in strada e io, acqua in bottiglia a Lagos nel mezzo del traffico. Dovevamo sopravvivere, quindi eravamo uniti. La sera eravamo tutti insieme e raccoglievamo i soldi sul tavolo. Abbiamo dato tutto alla nostra sorella maggiore e lei ha preparato il cibo e organizzato tutto. Parte della mia vita è stata una lotta per sopravvivere. Ma questo è tutto ciò che sono oggi alla fine. È difficile classificare tutto ma ogni evento ha creato la mia personalità".
Una storia struggente quella di Osimhen, che insieme al lavoro a Lagos giocava a pallone come poteva. Non si è mai arreso, deciso ad abbandonare una vita dura, guardando indietro solamente come qualcosa di superato. Giocava nelle discariche a cielo aperto, trovava vecchie scarpe per dare i primi calci alla sfera. Poi, l'occasione.
IN GERMANIA E BELGIO
Il nigeriano classe '98 entra giovanissimo nella 'Strikers Academy', che di fatto lo toglie da un'infanzia complicata e lo affida alle nazionali giovanili, dove mostra subito un talento al di sopra della media.
A soli 16 anni trascina la Nigeria Under 17 al Mondiale di categoria con ben 10 goal: una vetrina che spinge alcuni club tedeschi a monitorarlo da vicino. Nel 2017 la prima sfortunata avventura al Wolfsburg, dove si fa male a una spalla e dove contrae una particolare forma di malaria.
In Germania non riesce dunque a far valere le sue qualità, ma la seconda occasione si presenta al Charleroi, dove l'anno successivo 'esplode' definitivamente con 20 goal in 36 partite. Un bottino che spinge il Lille a dargli una nuova grande occasione in un campionato di primo livello.
L'ESPLOSIONE IN FRANCIA
In Ligue 1, Osimhen è tra i protagonisti assoluti del 2019/2020 prima dello stop definitivo del campionato a causa del coronavirus. Prima del lockdown, 18 reti e 6 assist in 38 presenze tra campionato e coppe, con due firme in Champions League.
Osimhen ha lottato per sopravvivere nella vita reale, ragion per cui la lotta in mezzo al campo per lui sembra quasi uno scherzo. Sa come muoversi, sa dove correre per scappare agli avversari, sa come ergersi sopra di loro per superare i portieri sulla linea di porta.