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Napoli, arriva Demme
Il calciatore ha già effettuato le visite mediche, oggi incontra i nuovi compagni.

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10 Gennaio 2020 -- Nella serata di mercoledì l'atterraggio all'aeroporto romano di Fiumicino con un volo proveniente da Francoforte, oggi le visite mediche. Queste le prime ore di Diego Demme in Italia. Il centrocampista tedesco di origini italiane, è arrivato ieri presso la clinica di Villa Stuart alle ore 10 e ha terminato i controlli intorno alle 14, prima di raggiungere Napoli e in attesa della firma sul contratto che lo legherà al club di Aurelio De Laurentiis.

In attesa di definire anche l'operazione Lobotka, l'operazione Demme è un'operazione da 12 milioni di euro, che sono stati necessari per convincere il Lipsia a cedere il giocatore. Per il calciatore tedesco 24 presenze stagionali e un gol tra Bundesliga, Champions League e Coppa di Lega. Ora per il centrocampista la possibilità di essere allenato da uno dei suoi idoli Rino Gattuso: "Mi piace il suo gioco aggressivo e la sua grinta, la volontà di dare sempre tutto per la squadra fino a trascinarla".

Ha giocato sempre e solo in Germania, ma nel suo cuore c'è la Calabria, terra dove è nato suo padre. Al Lipsia Demme arrivò a gennaio 2014, quando giocava titolare nel Paderborn diretto verso il salto di categoria in Bundesliga. Diego accettò di scendere in terza divisione. Una scommessa che ha pagato, tanto che oggi Demme ha messo insieme quasi 200 presenze con il club, raggiungendo anche la Nazionale maggiore (una presenza contro San Marino) a giugno 2017 ed è uno degli uomini simbolo della cavalcata del club tedesco dalla terza divisione alla Bundesliga e all’Europa.

Centrocampista di grande sostanza, impiegato in passato anche sulle due fasce, affronta ogni gara con corsa, qualità e personalità. Quello di Demme è l'identikit di un autentico lottatore, tanto che il primo gol con il Lipsia, nell'aprile 2017 contro il Friburgo, gli è costato un dente: colpo di testa in mischia con annesso calcione in faccia di un avversario. Palla in rete e incisivo che “salta” nello scontro. Incidente di percorso, ma non sufficiente per intaccare la sua prima volta, tanto che Demme rimase in campo fino alla fine.

Nato a Herford, pochi passi da Hannover, Demme mostra sin dal nome il suo legame con l'Italia. E con Napoli. Si chiama Diego proprio in onore di Maradona, con suo papà Enzo che ha voluto onorare così il Pibe de Oro. "L'italiano non lo parlo perfettamente – raccontava il centrocampista - ma vi assicuro che capisco tutto. Merito di mio padre".

Demme non è però affidabile solo in campo. Professionista, infatti, lo è diventato anche alla console. Merito della sua abilità con Fifa 20, un’istituzione per gli appassionati calcistici. Una passione che il centrocampista non nasconde sui social, dove spesso è immortalato con un joystick tra le mani. A ottobre la società del Lipsia lo ha infatti annunciato tra i componenti della "formazione" che ha rappresentato il club nella e-Bundesliga, torneo virtuale che ha messo a confronto le migliori 11 squadre tedesche e partito a novembre. Con lui anche i pro player Cihan Yasarlar e Alex Czaplok e un tifoso (Alexander Breuer) che ha vinto un contest. Abile da calciatore pro, altrettanto bravo a Fifa 20. Una qualità, quella di Demme, confermata da Yasarlar, tre volte campione tedesco di Fifa: "Spesso i giocatori della squadra reale ci sfidano per verificare quanto sono bravi. Le partite contro Diego sono sempre molto tirate, è bravo sul campo ma anche con il joypad. Se siamo insieme al centro sportivo, cerchiamo sempre di sfidarci". Guida in campo, leader nel gioco virtuale. Demme è pronto per telecomandare il Napoli.