11 Dicembre 2019 -- E’ il presidente De Laurentiis ad aprire la conferenza stampa: “ Mi sembra doveroso ringraziare Ancelotti che ci ha seguito finora. Io rimango suo amico, lo ero prima e lo rimango ora. Fra di noi c’è un rapporto limpido e sincero. Mi dispiace aver letto che tra me e Ancelotti ci siano stati dei dissidi. Tutto ciò, non è vero e l’ho più volte rinnegato, mi dispiace che le cose siano andate così. Come fra marito e moglie ci si divide, si divorzia, ma si mantengono buoni rapporti. Noi siamo due persone che hanno lavorato insieme ad un sogno. Io ad un certo punto per non rovinare il suo palmares di vittorie meravigliose Ho cercato di salvaguardarlo, dicendogli che era arrivato il momento che ognuno andasse per la propria strada”.
“Oggi è il momento di “Ringhio Star” – continua De Laurentiis - lui non ha bisogno di presentazioni, ma ha bisogno di avere da voi delle sollecitazioni e di darvi delle risposte. E’ uno che ha assimilato nel passato il Napoli di Sarri e lo ha applicato al Milan, raccogliendo i cocci e portandolo al quinto posto in classifica – e concludendo -, adesso lo sottopongo alle vostre domande.
Perché e quando ha detto si al Napoli?- “ Il perché – spiega Gattuso - il Napoli negli ultimi dieci anni è stato protagonista in Italia, in Europa. E’ ha una grande società. La squadra in questo campionato sta attraversando un momento non positivo. E’ una grande squadra, a livello di giocatori, di qualità e ogni singolo giocatore, mi piace tanto. Sono tutti giocatori funzionali al tipo di calcio che voglio fare”.
Ancelotti? “Stamattina mi sono sentito con Ancelotti, non nascondo che mi sono trovato in difficoltà, ma Carlo per l’ennesima volta si è dimostrato quello che è stato sempre per me, un papa calcisticamente parlando. Mi ha crescere, ho fatto più di quattrocento partite nella sua gestione. Anche quando ho incominciato questo lavoro mi è stato di aiuto, sempre disponibile. E oggi ne ho avuto la riconferma, che uomo è Ancelotti. Vi chiedo di non fare paragoni, Ancelotti ha vinto tutto, io sono un ragazzo giovane. Sicuramente debbo ancora dimostrare tanto”.
L’obbiettivo stagionale? “ Il Napoli è una squadra per andare in Europa. E’ una squadra di valore, anche se in campionato sta attraversando un momento non positivo, però l’obbiettivo è quello di recuperare punti e centrare la Champions League. Si riparte lavorando a testa bassa, preparando al meglio le due partite che mancano alla sosta natalizia. La squadra ha l’obbligo di provarci, giocando un certo tipo di calcio. Dobbiamo tutti viaggiare di pari passo, allenatore società e giocatori. Non dobbiamo sprecare energie facendo cose che si fanno con fatica. Dobbiamo fare in modo di uscire da questo problema che dura da circa due mesi”.
Ricomporre il rapporto con i tifosi ? “ Con risultati, recuperando punti – evidenzia il neoallenatore - esprimendo un buon gioco Il Napoli anche se a tratti, anche quest’anno ha espresso il buon gioco, bisogna continuare su quella strada. Il Napoli è un mare grande in cui si rischia anche di annegare. Ma chi mi conosce sa che non ho paura di nulla, poi ho la consapevolezza di lavorare con gente di alto profilo. Io penso di avere avuto una grande opportunità, perché questa è una squadra importante, di qualità, non potevo scegliere di meglio. Vedere questa squadra in settima posizione, mi crea un certo imbarazzo, quando penso che questa squadra ha tutte le possibilità per giocarsi la carta della Champions League".
Sono cosciente di avermi assunto una grande responsabilità - continua Gattuso - conosco l’aria che si respira a Napoli durante la settimana. Essere a Napoli per me è un motivo di orgoglio anche se è difficile spero di fare bene”.