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02 Agosto 2003 -- Il Catania, dopo le sedute del Consiglio Federale Figc del 30 e 31, è ufficialmente in serie C ma il presidente Gaucci non si arrende e ieri ha depositato un nuovo ricorso al Tar con il quale chiede l’iscrizione al campionato di serie B. La presentazione del ricorso è stata resa possibile per un vizio di forma. I giudici del CGA, hanno infatti rilevato un difetto di notifica. Nuova udienza dunque per i giudici etnei che dovranno valutare, se ne esistono i presupposti d'urgenza, quando fissare la prima seduta, se prima di Ferragosto o dopo la seconda metà di settembre a campionati iniziati. Dopo la sentenza del TAR ed in caso di decisione favorevole per il Catania, i legali dei Gaucci potrebbero chiedere l’emissione di un decreto presidenziale per la nomina di un commissario ad acta. Secondo l'avvocato Andrea Scuderi, uno dei legali della famiglia Gaucci, "il varo del calendario della serie B senza il Catania, iscritto in quello di C1, è l’ennesima decisione illegittima della Figc".
Intanto, ad appoggiare le famiglie Gaucci sul caso Catania, oltre i tifosi, anche il Sindaco del Comune Scapagnini, che ha sollecitato, incontrando un gruppo di senatori e deputati, l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla Figc e su Carraro.
Nella giornata di ieri anche la giunta del Coni ha discusso sul caso Catania ma nessuna dichiarazione è stata rilasciata dal presidente Petrucci al termine della seduta.