04 Ottobre 2018 -- All’ultimo respiro c’è Insigne. Il 6° gol stagionale di Lorenzinho, il primo in questa edizione di Champions, regala la festa al San Paolo che si concede il lusso di battere gli ultimi finalisti della competizione. Un ottimo Napoli quello servito da Ancelotti, reduce dallo 0-0 di Belgrado e sceso in campo per stravolgere il proprio destino in Europa: gli azzurri si sono fatti preferire nell’arco dei 90 minuti per intensità, approccio alla sfida e chance create. Ancelotti vola a quota 4 punti nel gruppo C davanti ai Reds e al PSG vittorioso a valanga sulla Stella Rossa.
Azzurri in campo con il 4-4-2 dalle precise disposizioni, modulo che nel pre-partita suggeriva una difesa a tre in fase di possesso: in realtà la linea è a quattro con l’arretramento di Mario Rui, assetto più coperto in risposta al potenziale offensivo di Klopp. Maglia da titolare per Maksimovic affiancato da Albiol e Koulibaly nel confronto con i temibili Mané, Salah e Firmino, spazio anche per Ruiz largo sulla sinistra e capitan Hamsik oltre alla coppia Insigne-Milik. Immancabili i brividi al San Paolo durante l’inno della Champions, appuntamento che registra 45mila spettatori attesi dalla risposta allo scatenato PSG travolgente ai danni della Stella Rossa.
Convince lo schieramento adottato da Ancelotti nei primi 45 minuti, organizzazione e intensità elevata dinanzi ad un’avversaria che fa dei ritmi e delle verticalizzazioni le proprie armi migliori. Poco spazio concesso al trio dei Reds, ottima la gestione del gioco del Napoli dalla paziente costruzione e dalle trame in velocità. Se Allan convince in entrambe le fasi, l’occasione più pericolosa la crea il solito Insigne all’11’: Callejon sposta il pallone sulla sinistra per Lorenzinho, diagonale a incrociare che sfiora il palo di Alisson. Meno fortuna per il numero 24 al tiro pochi minuti più tardi, intanto Keita abbandona il gioco per problemi muscolari (fuori in barella) mentre Koulibaly si guadagna un giallo per eccesso di irruenza. È proprio la difesa inedita di Ancelotti a strappare applausi per anticipi e chiusure, consensi ricevuti anche da Milik che alla mezz’ora impegna Alisson con un sinistro nel cuore dell’area.
Dopo la pausa si riparte con lo stesso copione della prima frazione: supremazia azzurra per intraprendenza e occasioni, vedi il sinistro di Milik al 50’ addomesticato non senza problemi da Alisson. Sale di livello anche Ruiz insidioso al tiro e in inserimento: nient’altro che l’ennesimo segnale del dominio del Napoli per possesso, velleità e corner conquistati (quattro) nel quarto d’ora iniziale. Qualche brivido sul sinistro dal limite di Salah prima del doppio cambio (Verdi per Ruiz e Mertens per Milik) alla caccia di un gol pesantissimo per la classifica nel girone. Gomez salva sulla linea sul tiro-cross di Callejon, è invece la traversa a negare la rete a Mertens dal tap-in risolutore a pochi passi da Alisson.
Quando un altro 0-0 sembra andare in archivio nella Champions del Napoli, al 90’ l’ennesima incursione di Callejon trova Insigne appostato sul secondo palo: Gomez in ritardo e Alisson inerme per la scivolata da tre punti di Lorenzinho. Festa al San Paolo, azzurri in vetta al girone con tre punti pesantissimi conquistati contro il Liverpool.