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Caso Catania: vertice col ministro
Per il Ministro Urbani non deve essere il governo che deve riscrivere le classifiche

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24 Luglio 2003 -- Il Ministro dei Beni Culturali Urbani, nella riunione tenutasi ieri pomeriggio con i vertici degli organi sportivi ha dichiarato: "abbiamo fatto un esame dei problemi connessi al caso Catania, con particolare riferimento alle conseguenze derivanti dalle decisioni assunte dalla giustizia amministrativa e dagli organi di giustizia sportiva". Lo stesso Ministro chiarisce: "Il governo e' pronto a presentare un decreto legge che rafforzi la giustizia sportiva prevedendo un'ultima istanza alla giustizia ordinaria".

Ai presidenti degli organi sportivi il ministro Urbani ha chiesto il "puntuale inizio delle attivita' agonistiche e il regolare svolgimento dei campionati adottando tutti i provvedimenti necessari a superare l'attuale fase di stallo", quindi, garanzia e regolarità sull'apertura dei calendari del prossimo campionato.

La riunione, durata oltre due ore, nello studio a Roma del ministro Giuliano Urbani con il sottosegretario Pescante, il presidente del Coni, Petrucci, il presidente della Federcalcio Carraro, il presidente della Lega Galliani e i vicepresidenti della Figc Mazzini e Abete, non ha portato soluzioni immediate per il caso Catania ma ha dato garanzie per una revisione e un riordino da parte del Governo dei criteri generali della giustizia sportiva: "Il provvedimento - ha detto Urbani - indica i limiti di sindacalita' in sede giurisdizionale delle decisioni di ultima istanza della giustizia sportiva al fine di meglio, tutelarne l'autonomia e le prerogative".

Del resto nelle questioni che riguardano il calcio il governo non intende entrare nel merito di quante squadre saranno ammesse ai campionati: "Non voglio affrontare questa
materia - dice Urbani - perche' non e' competenza del governo ne' mia. E' il mondo del calcio al suo interno che deve decidere, con una certa rapidita', su quante squadre debbano giocare nel torneo cadetto. Noi non vogliamo entrarci, ne' ledere l'autonomia della federcalcio. Del resto questo problema se lo sono creato loro ed e' giusto anche che debbano risolverselo. Catania in B o C/1? Non e' certo il governo che deve riscrivere le classifiche".

"Al governo interessa - conlcude il Ministro - che i campionati si avviino come da regolamento e che i concorsi pronostici prendano la regolare quotidianita".
Dopo l'incontro con Urbani, come già previsto, il presidente Carraro ha tenuto una riunione nella sede della FIGC con i vice presidenti, i presidenti delle tre Leghe e i rappresentanti delle Associazioni di categoria, per sviscerare ancora le soluzioni possibili tenendo conto il caso Catania.