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Napoli-Torino: commenti a caldo
Le dichiarazioni di Hamsik, Sarri, Mazzarri.

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06 Maggio 2018 -- HAMISK: "C'è un po' di rammarico perchè meritavamo di vincere e dispiace per gli ultimi risultati di questa stagione, dove potevamo fare più punti e restare ancora attaccanti. La gara con l'Inter, sicuramente è stata una botta psicologica forte con episodi che hanno condizionato e quindi nelle partite decisive non era facile giocare. Oggi siamo stati anche un po' sfortunati perchè il Torino ha fatto due tiri, due gol, quindi su questo punto di vista dobbiamo ancora crescere ulteriormente e migliorarci. Siamo una squadra che dobbiamo sempre essere al 100% alta e pressare, appena ci abbassiamo un po' sembra che siamo lenti e quindi per l'avversario è più facile leggere le nostre giocate. Loro hanno la squadra e la società più forti di tutti ma credo che sul campo a livello di gioco abbiamo dato qualcosa di più. Spero che Sarri resti per migliorare la nostra crescita."

SARRI: "Abbiamo fatto una partita stupenda di grande qualità, abbiamo commesso due errori che abbiamo pagato a caro prezzo. La gara era a rischio di ripercussioni feroci per una partita senza grandi motivazioni poichè la sistuazione era ormai conclusa. Sembra stano dirlo dopo i due gol presi oggi, ma è stata una delle partite migliori degli ultimi due mesi. Io replicare al presidente per la gestione della rosa? Non devo replicare proprio niente, il presidente è la persona che mi ha fatto allenare il Napoli, la squadra per cui facevo il tifo da bambino, cioè la più grande soddisfazione della mia vita, mi ha fatto vivere un'avventura straordinaria e quindi può dire quello che vuole. Certo mi dispiace se non è contento, però io mi sento con la coscienza a posto: ho fatto tutto per il bene della squadra, per fare il maggior numero di punti possibile in una manifestazione che sapevo essere quella che avevano più a cuore i napoletani. Per il futuro ci sono tante valutazioni da fare, anche se rimango qui, so comunque che esternazioni come queste il presidente le avrà lo stesso perchè fa parte del personaggio De Laurentiis, fa parte dei ruoli e quindi non me la prendo più di tanto. Mi dispiace per Spalletti che è stato tirato in ballo per le sostituzioni fatte all'Inter - ha detto con una risata sarcastica - e quindi ci può rimanare male, ma io ci sono abituato. Io pronto a dimettermi? Dimettermi quando? Non riesco a comprederlo sinceramente...mi dovrei dimettere a due partite dalla fine? Lo trovo assurdo, non riesco proprio a capire. STate parlando tutti come se io ed il presidente avessimo litigato ma in realtà non è così! Qua la piazza è stupenda, oggi c'erano 50mila spettatori che ci hanno fatto festa per tutta la partita e anche dopo nonostante il pareggio, un giocatore ed un allenatore a questo pubblico di più non possono assolutamente chiedere. Se conosco l'inglese? E' ininfluente...l'ho studiato a fondo ma talmente anni fa che l'ho dimenticato...e non l'ho nemmeno ripassato ultimamente. In un campionato è chiaro che certi episodi spostano le sorti della stagione. Se parliamo di soldi, per tutti è intuitivo che se entri in un concessionaria io con 5mln e tu con 500mila euro, io compro la macchina che va più forte e quindi i soldi fanno la componente tecnica. Gli episodi incidono, alla 35esima se togli le differenze d'orario, tra il 43' di Inter-Juve e l'inizio nostro siamo passati dal sorpasso a campionato finito. Poi, ci vuole anche un pizzico di fortuna e non siamo stati fortunati, abbiamo preso più pali di tutti, con una rosa ridotta, abbiamo avuto 4 infortuni per Milik e Ghoulam e questo anche ha inciso alla fine. Se mi sono dato una scadenza sulla scelta sul futuro? Dalla fine del campionato alla fine della clausola ci sono credo 11 giorni. Un tempo sufficiente. Io posso decidere quando non ci sono le partite, non riesco altrimenti a concentrarmi. Se per voi sono inutili io sono un pazzo scatenato e ci tengo anche a quelle, non ce la faccio a ritenerle inutili. Questa squadra deve superare 90 punti e lotterò per questa soddisfazione. Quello che mi fa vivere questo popolo è un qualcosa che incide in modo pesante. Ma incide anche nel mettermi paura che possa finire, potrebbero esserci altri cicli e quindi delle difficoltà, e quindi di lasciare con un amore reciproco. In passato ha inciso in positivo questo. Dopo Madrid sono rimasto volentieri per l'amore di questa tifoseria. Se dipendesse solo da questo direi resto a vita e se mi cacciano faccio un attentato. Questo pubblico non lo trovi altrove, ma ci sono altri aspetti per cui pensarci. Se tutto questo finisce, io voglio un ricordo per la vita. 50%? Vediamo l'evoluzione, vediamo anche quando il presidente ed il direttore avranno chiara l'evoluzione sui giocatori che prenderemo e quelli con clausola che possono essere esercitate."

MAZZARRI: "Abbiamo sbagliato tanto nel primo tempo ed il primo gol per assurdo ce lo siamo fatti da soli, poi nell'intervallo ci siamo parlati, abbiamo giocato con più scioltezza ed abbiamo meritato il pareggio. Ritornare a Napoli, dove ho lavorato per 4 anni, ho trovato tanti amici, giocatori e persone con cui avevo lavorato, anche il pubblico mi ha accolto bene e quindi mi sono sentito come a casa, ma è chiaro che adesso la mia nuova casa è il Torino. Non voglio entrare tra juve e Napoli, se mi chidete del Torino rispondo altre domande non voglio rispondere su chi avrebbe meriato."