17 Ottobre 2017 -- MANCHESTER - Pochi minuti e lo abbiamo pensato: il ciclone Ophelia tifa Manchester City. Lo pensavamo mentre la squadra di Guardiola si abbatteva sul Napoli, mai visto così goffo, nella prima mezzora di gioco all'Etihad con inaudita precisione e potenza, travolgendo le certezze del gioco di Sarri, quelle degli esterni in particolare. Poi, quando i nostri hanno messo l'impermeabile, i danni erano stati fatti. Tutto diventa facile da subito per la capolista di Premier, cui bastano solo otto minuti per andare in vantaggio e solamante cinque in più per fare 2 a 0.
I gol. Un cambio di gioco su Sané, la talentuosa ala aspetta la sovrapposizione di Silva (Hysaj è preso in mezzo, Zielinski non pervenuto) e cross dal fondo dello spagnolo che passa tra le gambe di Albiol e trova Jesus al tap in ribattuto e Sterling, pronto a infilare al secondo "rimbalzo" d'attacco. Il Napoli è alle corde. Guardiola mette il colpo del ko: ancora un pallone perso a centrocampo porta a un lancio per Sterling chiuso con troppa frenesia da Koulibaly, il cui colpo di testa finisce su De Bruyne, cross basso e teso per il tocco facile facile, sotto misura, di Jesus: 2 a 0.
E continua a piovere a dirotto sui nostri, in balia della bufera. Un altro pallone perso in mezzo (dove davvero i nostri soffrono le corsie esterne completamente bloccate) apre le corsie per un contropiede tre contro tre, con Sané che invita al tiro il quarto incomodo. De Bruyne. Il tiro del "rosso" ha la forza della semplicità, Reina è battuto, lo salva la traversa. Basta così? No, il Napoli rimane il pugile nell'angolo, colpito a ripetizione, ecco un'altro pallone al centro dell'area, Reina non ci arriva, lo salva Koulibaly.
Troppo brutto per essere vero. Frenetico nel liberarsi della palla, anche quando la corazzata inglese apre ampi varchi in cui inserirsi (tanti palloni buttati nel nulla per Mertens e Insigne, per troppa fretta: Callejon nel primo tempo non perviene), il Napoli trova un riparo, si asciuga e si ritrova.
Albiol dimenticato a due passi da Ederson viene trascinato a terra da Walker, purtroppo Mertens non accetta il favore e calcia sui piedi dell'estremo di casa. Prova a rifarsi il piccolo "falso nueve", tira due volte da fuori e per due volte viene murato. Addà passà a nuttata, si dice...
E infatti passa, sì, nella ripresa, senza contraccolpi negativi per l'uscita anzitempo di Insigne, forse uno stiramento per lui, che obbliga Sarri a inventarsi Zielinski esterno, fino a quando regge Hamsik. Poi con la carta Ounas, tutto torna nella norma dei ruoli. Il Napoli però nella ripresa reagisce, la mossa è quella di alzare di molto Ghoulam, ancora una volta il più in palla dei partenopei. Le occasioni si susseguono, ma la precisione del City viene minata dal Napoli. Quando Hamsik in spaccata può calciare a colpo sicuro, Stones s'immola e con basso ventre (dando l'illusione del rigore) mette in angolo il gol è nell'aria. E immancabile arriva. Merito ancora di Ghoulam che incide e dà fiducia: l'algerino, in percussione centrale (come a Ferrara), specialista di slalom speciale, sbatte su Fernandinho. E' il secondo rigore ospite, e viene affidato al più giovane della compagnia: con freddezza inaudita, Diawara firma nell'angolino il suo primo gol in maglia campana. Il finale è un colpo di qua e uno di là. Ma la benzina è finita, sotto misura manca lucidità e finisce così. Con il City che resta a punteggio pieno e il Napoli che dopo l'orrido avvio, esce sconfitto ma a testa alta.
MAN CITY (4-3-3): Ederson - Walker, Stones, Otamendi, Delph - De Bruyne, Fernandinho, D. Silva (71' Gundogan)- Sterling (67' B.Silva), Jesus (86' Danilo), Sane. All. Guardiola
NAPOLI (4-3-3): Reina - Hysaj (67' Maggio), Albiol, Koulibaly, Ghoulam - Zielinski, Diawara, Hamsik (73' Ounas) - Callejon, Mertens, Insigne (56' Allan). All. Sarri
ARBITRO: Lahoz (Esp)
RETI: 8' Sterling, 13' Jesus; 69' Diawara (rigore)
NOTE: ammonite: Walker, De Bruyne, Fernandinho, Maggio. Recupero 0' e 5'. Angoli 5 a 4 per il City.