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De Laurentiis in commissione antimafia
Le dichiarazioni più importanti del patron del Napoli audito in Commissione Antimafia

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28 Giugno 2017 -- De Laurentiis sta dichiarando dopo una breve introduzione nella quale ha spiegato che è arrivato nel mondo del calcio nel 2004 e che ha dovuto correre lavorando per la risalita della squadra passando tra gli sputi e gli insulti della serie C a quelli della B e poi arrivato in A ha trovato il caso totale anche a lilvello legislativo con regole ferme al 1981. "In serie C - ha detto DeLA - esprimevo già i miei seri dubbi sul modo di fare il calcio in Italia. Perchè non si è passati dal discorso dei club SpA rifondando la famosa legge 91 dell'81 ?? Noi siamo ostaggi di questa legge e non possiamo fare niente nello stadio. Sono contento che ci sia questa audizione perchè credo che possa dare corso ad un seguito di rapporti con ttutte le rappresentanze dle mondo calcistico per poterlo rifondare, cosa che mi aspettavo che ci fosse già quando è arrivato Lotti. Bisogna fare tabula rasa, ma dispiace dirlo, questo è il paese dei compromessi, il paese del "non si può fare" e questo è abbbastanza stancante. Questo è il mio 14esimo anno, l'ottavo consecutivo in europa cosa che non c'è riuscita manco la juve, ora non mi voglio soffermare sui giochi di potere, perchè oguno deve fare il suo, ma io credo che noi col nostro Club abbiamo fatto il massimo e siamo molti ligi a rispettare regole e regolamenti. Oggi siamo 15esimo posto come club nel mondo e la nostra parte l'abbiamo fatta, quello che vi devo dire l'ho detto a voi le domande"

Il presidente chiede: "Cosa bisognerebbe fare, cosa farebbe lei?" DELA: "Non voglio fare la parte del sapientone, io non sapevo nulla di calcio quando sono arrivato, però credo che basterebbe una commisione di 6 persone chiuse in una stanza per rifondare tutto il sistema calcia italiano, perhcè poi alla fine si stratta di un gioco non certo della costruzione della bomba atomica....io abolirei la legge 91 dell'81 e partirei da li. I club non sono più delle baracche per fare la politica, oggi sono delle SpA, quindi io partirei da li. Il calcio inglese dal mio punto di vista è da imitare dal punto di vista legislativo (cosa che in precedenza aveva detto anche Preziosi presidente del Genoa)"

Il Presidente (Rosy Bindi) continua parlando degli uomini della polizia impiegati negli stadi, dicendo anche che le responsabilità vanno condivise tra Stato e club e quindi chiede, pensando al futuro e partendo da esperienze pregresse, chiede: "Cosa fa il Napoli per assicurare per la sua parte la sicurezza negli stadi? Poichè, ci ha detto il prefetto di Napoli che è notorio che nelle curve c'è una divisione di responsabilità di clan camorristici, ma una curva è affidata al rione Scampia, e un'altra curva ad altri rioni che ora non ricordo e non ci torno sopra, però mi sorprende il fatot che sia 'notorio'". De LA risponde: "Quello che è successo alla juve e quello che succede in tutte le curve d'Italia è diverso. Poichè stabilire se in una curva ci sono 100, 200 o 50 persone che appartengono a clan, non è un problema del club, deve intervenire lo Stato. Il club fa tutti gli sforzi richiesti governativamente, ad esempio si è fatta la tessera del tifoso che però ha allontanato gli abbonati. Anche questa tessera è una stortura governativamente arrivata da un ministero perchè o si obbliga tutti a fornirsene, oppure c'è chi non la fa ed è sempre una colpa in capo al club. Qui non esite e non è mai esistita una legislatura in aiuto agli stadi di calcio. Io se devo valutare i 75 miliardi spesi al San Paolo per i mondiali del 90 dovrei dire quale è il magistrato che ha consentito una cosa del genere, visto che lo stadio, anche se poi i tifosi si arrabbiano, ma io dico che è un cesso, perchè lo è. Io ho dovuto spendere dei soldi per consentire determinate strutture altirmenti le signore mogli dei calciatori con i rispettivi figli non avevano nemmeno i bagni dove poter fare i propri bisogni."

De Laruentiis: "Il calcio è lo sport più popolare che esiste in Italia, ho fatto fare dalla Nielsen uno studio da cui mi dicono che nel mondo di veri tifosi napoletani ci sono 35milioni di cui una gran parte negli USA e in sud America, di simpatizzanti addirittura 120milioni. Di incidenti al San Paolo ne sono accaduti pochissimi e noi, quando sono accaduti, abbiamo fatto quello che dovevamo tanto che poi certe persone sono state arrestate."

De Laruentiis: "Il Napoli ha la tifoseria più educata, lasicamo perdere le piccole situazioni, qua parlate delle curve del Napoli, però io le posso parlare anche di curve dalle quali è stata lanciata una Lambretta di sotto!". ROsy Bindi chiede: "La vicenda di Genny la carogna come ce la racconta?" De Laruentiis: "Come ve la devo raccontare? io ero vicono al presidente del senato, a Malagò e al presidente del calcio. Si era sparsa la notiza che questo ragazzo, Ciro, era morto e quindi i tifosi erano in subbuglio, ma in realtà noi avevamo notizie dal Gemelli che Ciro era ancora vivo e quindi potè riprendere la partita con tranquillità però Genny la carogna non l'ho mai conosciuto!" Rosy Bindi: "Quella volta ero presente e credo che sia statìo saggio andare ad interloquire, però il problema è perchè andare a interloquire con queste persone, così come in altri stadi ed in altre partite per altre squadre". De Laruentiis: "Ma questa è una domanda che dovrei fare a voi! Ma non voi come commissione antimafia, ma voi come politica! A me se la polizia mi dice andiamo a parlare, io faccio quello che mi dice la polizia". Rosy Bindi: "Ma l'autorevolezza di queste persone da dove deriva? io credo che la società attraverso le proprie figure che si chiamano "slo" ....deve in qualche modo intervenire?" De Laruentiis: "Certo che la società deve intervenire, ma se uno compra un biglietto regolamente, da un punto legale non possiamo evitare di entrare allo stadio a meno che non ci sia un daspo". Rosy Bindi: "Il Napoli come interloquisce con le tifoserie? La figura dello SLO ce l'avete?" Il rappresentante del Napoli: "Nel caso di Genny, l'interlocutore non è stato scelto dal Napoli, ma dalla polizia e dalla Digos che in quel momento gestisce la situazione e quella persone è legittimata non dalla Società e dalla Digos ma dalla curva stessa. Guardi noi non interagiamo con i tifosi se non in presenza della Digos, proprio perchè non ci sono norme di sicurezza che ci tutelano. Più di questo non possiamo fare. Questo dispiace anche perchè la maggior parte dei tifosi sono persone perbene. Lo Russo a bordo campo? Lui all'epoca non era latitante e poi lui entra con un pass di una società di giradinieri non essendo nemmeno dipendente di quell'azienda. Tutti i fornitori che per ragioni di servizio entrano al San Paolo, il Napoli chiede la lista delle persone da accreditare 72 ore prima per poterle trasmettere al reparto di polizia se quelle persone possono accedere, questo l'abbiamo fatto da soli, non ce le impone la legge ed anzi credo che sotto qeusto punto di vista il Napoli dovrebbe essere additato a modello".

Rosy Bindi: "Ci sono rapporti tra giocatori e tifoserie magari anche particolari". Avvocato Napoli: "Dai giornali vediamo che ci sono rapporti tra giocatori e ambienti discutibili. Quando arriva un giocatre, il Napoli spiega e consiglia su come muoversi e dove andare e non andare, cosa non si deve fare e quali sono le possibili aree di rischio, ciò nonostante certe cose possono accadere." De Laruentiis: "Ci sono stati dei giocatori che ho preso per le orecchie, quando ne venivo a conoscenza, quelle poche volte sono intervenuto pesantemente".

A De Laurentiis viene chiesto di denunce di rapporti estorsivi avvenuti in passato, su come si comporta quando vengono fuori foto di giocatori con personaggi particolari e su eventuali richieste di biglietti omaggio: "Per me bisognerebbe seguire l'esempio usato dall'Inghilterra come già detto in precedenza per una maggiore sicurezza negli stadi. A noi mancano un 150milioni di euro di fatturato per via del cosidetto "pezzottato" mentre quando siamo andati a giocare col Borussia, sugli spalti c'erano tutti che indossavano la maglia del Borussia. Per quanto riguarda le foto dei calciatori, io dico, come si fa a capire con chi ti stai facendo la foto....certe volte mia moglie mi rimprovera anche perchè anche a me chiedono di fare di foto e a volte tiro diritto....ma come fare una mappatura o una app che ci dice con chi ti stai fotografando o a chi stai stringendo la mano. In merito all'episodio per il tentativo di estorisione, ci fecero chiudere lo stadio per esplosione di petardi, ci furno da parte nostra delle denuce concluse poi con degli arresti, però sono cose successe ormai anni fa. Gli scippi agli orologi dei calciatori? Non possiamo mettere tutto in correlazione....anche ad un mio amico grande produttore musicale gli hanno scippato il rolex....questo è successo a Torino, a Milano....purtroppo alcuni giocatori sono ingenui e certe cose non le sanno, ma in maniera ingenua. Biglietti e pacchetti gratis? No, assolutamente no. Abbiamo solo degli sponsor che hanno in dotazione dei biglietti previsti nei contratti, però poi quello che loro fannocon quei biglietti, noi non lo possiamo sapere. Il rapporto con la Digos? E' un rapporto che intrattiene il dr Formisano, però al momento non sono a conoscenza nei particolari ma le faremo avere tutti i dati". ROsy Bindi chiede: "LA sostituzione di Pier Paolo Marino a cosa era legata?". De Laurentiis: "L'ho fatta in due settimane, perchè io volevo Mazzarri, ero negli USA e dicevo sempre che volevo Mazzarri, poi mi fu indicata una cifra molto alta e quindi mi condizionai e ad un certo punto presi Donadoni, poi non andò molto bene, quindi ricercai Mazzarri a campionato iniziato, mi misi d'accordo per una cifra inferiore a quanto mi era stato detto in precedenza e quindi mandai via prima Marino e poi Donadoni, ed il tutto non è assolutamente legato ai problemi di Marino in sede sportiva".

De Laurentiis: "Io detesto il ruolo del moralizzatore, però io sono in totale disaccordo con le istituzioni calcistiche. Noi come società non paghiamo delle commissioni, paghiamo quelle che sono nella norma. I pagamenti all'estero non sono riprovevoli a meno che non siano fatti a società fantasma o alle Cayman. Guardi, io ho sempre odiato gli agenti nel mondo del cinema, figuriamoci quelli nel mondo del calcio!" L'avvocato Chiavelli ha poi dichiarato: "Noi abbiamo acquistio solo il marchio della SSC NAPOLI, non la società che è stato poi istituita nel corso degli anni e si è strutturata nell'organico e la società si è data tutto un regolamente che riguarda non solo la squadra ma tutti i dipendenti a cominciare dai ragazzi. Abbiamo selezionato alcuni professionisti esterni al mondo del calcio in merito al problema del riciclaggio ricordando poi che ci sono gli organismi di vigilanza nazionali e anche della Uefa che controllano il tutto. Nel Napoli dal 2004 ad oggi l'utilizzo del contante è limitato veramente all'acquisto di penne e matite, poi tutto il resto è tracciato".

A De Laurentiis è stato poi chiesto: "I vostri biglietti sono nominativi?" De Laurentiis: "Certo, è per legge! Il cambio nominativo? No, non si può fare possono solo eventualmente chiedere il rimborso. L'abusivismo? E' complicatissimo, itorno allo stadio non si riesce a fare nulla, diverso sarà quando e se si boinificherà l'area di Bagnoli, il Napoli riuscirà a farsi uno stadio tutto suo, perchè poi li non permetteremo di fare entrare chi fa il discorso "pezzottato!". Con molta pazienza ci riusciremo. Il reato di bagarinaggio? Sono concordissimo!!! Io rinunciare a fare il presidente del Napoli? No, per me è un film in continua evoluzione che ancora non è uscito nelle sale e sono a volte contento e qualche volta mi chiedo chissà quanti altri film avrei potuto fare in America, ma ho avuto modo di rafforzare l'amicizia che è quello che ci fa grandi e ci consola nelle giorante più pesanti".

A cura di Michele Spampanato, redazione CalcioNapoliNews.it