Zielinski e Giak la decidono nella ripresa. Primo tempo complicato, poi il gol del polacco spezza l'equilibrio e la resistenza dei rossoblù.
10 Febbraio 2017 -- Nel primo anticipo della 24a giornata di Serie A, il Napoli batte 2-0 il Genoa e si porta momentaneamente al 2° posto a -6 dalla Juve. Prima frazione sottotono degli uomini di Sarri, pericolosi solo con Insigne. Il Grifone, però, regge solo un tempo e poi cade sotto i colpi di Zielinski (5') e Giaccherini (23') che segna a porta vuota dopo un'azione di Mertens. Ora la testa può andare alla sfida di mercoledì al Bernabeu contro il Real.
LA PARTITA
Tre punti dovevano essere e tre punti sono stati, anche se il compito si è rivelato più difficile del previsto. Merito degli uomini di Juric che hanno giocato un ottimo primo tempo, imbrigliando la manovra dei partenopei e che hanno subito gol a inizio ripresa per un errore di Hiljemark. E se pensiamo che anche nel secondo Burdisso poteva fare meglio su Mertens, ecco che il Grifone come spesso gli capita si è ancora una volta fatto male da solo. Un Napoli dai due volti, lento e impacciato nel primo tempo, che dopo il vantaggio ha cambiato marcia e non ha lasciato scampo ai rossoblù. Se non fosse stato per Lamanna il risultato sarebbe potuto essere più rotondo. Non è un caso che i padroni di casa danno spettacolo quando Mertens esce dal torpore della prima frazione e comincia a disegnare calcio: da una sua azione nasce il gol di Zielinski, mentre il pallone dato a Giaccherini è solo da buttare dentro. Sarri può anche sorridere per il ritorno della coppia centrale Koulibaly-Albiol: dopo 7 gare Reina non prende gol. Tanti buoni segnali in vista del Bernabeu: per Ronaldo e compagni non sarà una passeggiata.
Il primo tempo del San Paolo fa notizia perché il Genoa, con grande corsa e chiusura di tutti gli spazi, spegne senza troppo dannare le bocche da fuoco del Napoli e nei primi 20' fa grande pressing non lasciando respiro ai padroni di casa. Il Grifone è bravissimo a regalare solo un paio di occasioni all'attacco più prolifico del campionato. A parte un corner insidioso di Ghoulam (minuto 22), il solo Insigne crea grattacapi a Lamanna, in particolare al 36' quando sul suo tiro da fuori il numero 1 rossoblù vola a toccare quel poco che basta per alzare la palla sopra la traversa. Ancora Lorenzo Magnifico ci prova nel finale, incuneandosi centralmente, ma sul recupero di Munoz non trova la porta. Grandi meriti alla squadra di Juric che, pur nella sfortuna (gli infortuni di Gentiletti e Veloso) gioca un primo tempo aggressivo, con marcature rigide che hanno limitato il potenziale partenopeo. In particolare a centrocampo, gli uomini di Sarri faticano a creare gioco, lasciando l'incombenza ai difensori con tutti i limiti del caso. Mertens non si è praticamente mai visto, a Giaccherini non è mancato l'impegno ma Callejon è forse l'unico insostituibile per Sarri per il grande lavoro sia in fase di spinta che di copertura.
La ripresa si apre con la sbavatura che cambia il match e la storia del match. Sulla prima iniziativa di rilievo di Mertens, Hiljemark da terra rinvia centralmente, la botta dal limite di Zielinski non lascia scampo a Lamanna. E' l'errore che condanna il Genoa. Gli spazi diventatano meno intasati e Mertens torna a disegnare calcio. La manovra torna ad essere veloce e fluida e per Lamanna la serata si fa complicata: il numero 1 del Grifone dice no al belga e a Insigne, ma nulla può quando lo scatenato Mertens si beve Burdisso e serve a Giaccherini un pallone solo da mettere dentro. Sarri può pensare alla Champions e toglie Giaccherini, Hamsik e Mertens. Juric prova a giocarsi l'ultima carta Taarabt, ma Reina non corre pericoli. Missione compiuta e ora sotto con il Real. I rossoblù sono sempre più in crisi, con soli 2 punti nelle ultime otto giornate: Juric dovrà ripartire dal primo tempo visto al San Paolo.
A cura di ANDREA GHISLANDI (Fonte Mediaset Premium)
|