15 Ottobre 2016 -- Prima sconfitta casalinga per Sarri, che per la prima volta perde due gare di seguito e per la prima volta subisce tre reti in casa. Il Napoli esce con le ossa rotte da questa gara, non solo per la sconfitta e per la vetta che si allontana, ma perchè è ormai chiaro e lampante che Gabbiadini non è un attaccante centrale e soprattutto non può giocare in questa squadra avendo dei limiti caratteriali. La sostituzione poi nella ripresa con relativi fischi, mai fin qui ricevuti, hanno segnato a nostro avviso l'addio del giocatore da Napoli, anche se si dovrà aspettare sicuramente il mercato di gennaio.
Sarà dura per Sarri ricostruire mentalmente il giocatore e dovrà anche prendersi la responsabilità di averlo alla fine distrutto per questo suo insi stere nel farlo giocare da prima punta, cosa che non è. La squadra ed il tecnico escono con le ossa rotte anche perchè Mertens, Insigne e Callejon possono forse fare la differenze con squadre di caratura inferiore ma non dello stesso livello.
Esce con le ossa rotte anche la società il cui peccato originale risale alla cessione di higuain e soprattutto nell'essersi fatta prendere alla sprovvista senza adeguati ricambi, perchè il solo Milik non poteva bastare, al di là dell'infortunio o meno. Come note positive, comunque va detto che il primo tempo, il Napoli aveva si rischiato ma aveva giocato molto bene ed era mancato solo il gol, poi l'errore di Koulibaly proprio a fine primo tempo che ha regalato il gol alla Roma ha spezzato le gambe agli azzurri.
Nella ripresa, poi qualche decisione arbitrale dubbia (espulsione di Juan Jesus per doppio giallo graziato) ed ancora un errore difensivo, stavolta in marcatura di Hysaj su Dzeko, la Roma raddoppia su calcio piazzato. Sarri inserisce Mertens per Sarri e Koulibaly si fa perdonare l'errore del primo tempo segnato di testa su calcio d'angolo di Callejon, oggi in ombra.
La squadra sbilanciata poi subisce il tre a uno finale che poteva essere anche più pesante se Reina non si fosse opposto a El Sharaawy e poi Koulibaly ha salvato ancora su Dzeko solo davanti a Reina. Certo il passivo poteva essere anche meno pesante con Szczesny che ha salvato su tiro a giro di Mertens e poi con Joringho che ha praticamente fallito un rigore in movimento con porta vuota mandando alle stelle. Il Napoli in fase di difesa è stato troppo lungo con poco pressing e marcature incerte e coi difensori che si facevano attaccare nello spazio.
In fase offensiva il gioco arrivava fino al limite dell'area e poi non c'era coordinazione con l'attacco, mentre la Roma sugli esterni con Perotti e Salah ha messo in pressione ed ind ifficoltà la difesa del Napoli, comunque gara marcata da errori pacchiani, col Napoli che ha quindi mostrato i suoi pregi ed anche i suoi limiti. Il ritorno di Albiol in difesa darà forse una maggiore sicurezza al reparto che continua a subire troppi gol per poter aspirare a qualcosa di importante, perchè nel campionato italiano, Sarri sarà pure il tecnico che fa giocare il miglior calcio, ma ahinoi, vince chi prende meno gol. Sarri forse dovrà anche rivedere qualcosina, visto che ormai sembrano tutti avergli preso le misure, per cui basta aspettare tutti in difesa e ripartire in contropiede attccando gli esterni bassi che sono un po' il punto debole in questo momento visto che non c'è adeguata copertura degli esterni alti ed ovviamente marcare ad uomo Jorginho, anche se, a dire la verità, oggi Joringho si è un po' marcato da solo.
Adesso non resta che leccarsi le ferite, tuffarsi subito con la testa alla gara di Champions e aspettare il mercato di gennaio per prendere una punta di peso, perchè, benchè il bel gioco sia importante e determinante, alla fine ci vogliono gli uomini in campo a fare la differenza là dove il gioco non riesce ad arrivare.