02 Ottobre 2016 -- Era un esame di maturità per il Napoli, la gara odierna con l'Atalanta ed ahì noi, gli azzurri purtroppo non l'hanno superata, perdendo a Bergamo con un gol, certo fortunoso, quello dei padroni di casa, ma con gli azzurri che sono parsi scarichi sia mentalmente che fisicamente, incapace di reagire su un campo, certo pesante, ma contro un avversario che l'ha messa sul piano fisico avendo la meglio.
Cosa aggiungere? Sarri deve lavorare su questo, ma come ebbe modo di dire lui stesso in una intervista poco tempo fa, il carattere di una squadra non si può 'allenare' o lo si ha oppure no. Il Napoli ha dimostrato, e non è la prima volta, purtroppo, di non avere non solo il giusto carattere, ma anche quella saggezza tattica per capire come riuscre a sbrogliare la matassa in gare di questo genere. Sarri le ha provate tutte, prima inserendo Mertens ed Insigne insieme, poi inserendo anche Gabbiadini passando al 4-2-3-1, ma niente non ci sono stati sbocchi. Anche se, premsso che comunque in campo ci vanno i giocatori, qualche addebito al mister bisogna farlo e riguarda in particolare al modo di giocare di Gasperini, che come Juric a Genoa (Juric è una 'creatura' di Gasperini non a caso), ha messo marcature ad uomo e a tutto campo su Jorginho, Gabbiadini ed Insigne, cioè le fonti di ispirazione del Napoli ed ha bloccato così la manovra azzurra! Ecco, poichè questo era accadtuo già lo scorso anno a Genova contro Gasperini e poi si è ripetuto quest'anno, sempre a Genova con Juric, era logico aspettarsi nella gara contro l'Atalanta la stessa situazione tattica, a cui, ahinoi, il mister Sarri non ha saputo trovare una adeguata contromossa!
Stasera sono stati tutti sotto la sufficienza, purtroppo non resta che archiviare la prima sconfitta stagionale e passare già oltre, pensando alla gara con la Roma di sabato 15 ottobre in anticipo alle ore 15 per questioni di ordine pubblico.