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"Mai detto a Sarri di giocare col 4-3-3"
De Laurentiss smentisce le dichiarazioni apparese nei giorni scorsi sui giornali: "Sarri, come Reja: uno di famiglia!".

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01 Novembre 2015 -- Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, parlando a a margine del convegno tenutosi al Maschio Angioino in occasione del trentennale della morte di Eduarto de Filippo è intervenuto precisando alcune sui dichiarazioni apparese sui quotidiani nei giorni scorsi, dichiarazioni secondo le quali sarebbe stato lui a chiedere a Sarri di giocare col 4-3-3: "Non mi sono mai permesso di dire a Sarri come giocare, ho solo fatto riferimento, parlando con Giuntoli, ai precedenti moduli usati: per me la società è una famiglia dove non c'è separazione. D'altra aprte il modulo il mister già lo aveva provato in ritiro.

"La cotta per Sarri l'ho presa quando lui mi disse che stava per andare a Milano, ma mi confessò che era nato a Bagnoli, proprio dove io andavo a fare footing 15 anni fa - ha svelato De Laurentiis - Ricordo che pensavo di respirare amianto, ma mi guardavo intorno su quello splendido pontile e pensavo a quanta ricchezza sprecata c'è ancora oggi in quei luoghi. Si sono buttati tanti soldi, guardate Città della Scienza: io la chiamo città della deficienza! Ed io misi a disposizione anche 200mila euro per recuperarla, per farvi capire che ogni tanto qualcosa lo facciamo per la città! Il mister lo adoro, è un personaggio tipico eduardiano: poco parlante ma estremamente evoluto nella sua complessità. Con lui non ci si annonia mai. Se non si offenderà delle mie incursioni con me durerà a lungo: Reja l'ho sempre considerato uno di famiglia, ma adesso comincio a considerare di famiglia anche uno come Sarri."

De Laurentiis ha parlato poi anche del contratto dell'allenatore per poi polemizzare con la carta stampata: "Ci sono delle opzioni prestabilite per i prossimi cinque anni, potrei magari decidere di dargli un bonus, ma questi sono fatti miei. Un'altra cosa che mi dà fastidio è che Corriere e Gazzetta si permetto di fare i titoli e non li lasciano scegliere ai redattori che scrivono i pezzi. Non è serio fare un titolo che poi contraddice ciò che è scritto all'interno dell'articolo: se si continua così smetterò di fare conferenze stampa, parlerò solo con due televisioni che sceglierò personalmente!"

Il patron del Napoli non ha risparmiato bordate anche alle istituzioni cittadine: "Questa è una città dove non esiste governabilità del territorio. Contesto la figura del Sindaco perchè siamo passati dei mandati annuali a dei mandati quinquennali, senza preoccuparci se gli stessi abbiano dato risultati. E va tutto male! Servono manager, non ci si può chiudere nel Consiglio Comunale per risolvere i problemi di una città che è malata nel fondo da... quanti secoli? A New York fui rapinato, poi arrivò Giuliani e l'ha ripulita, ma avendo potere e possibilità di manovra".


Ritornando al calcio ha poi dichiarato: "Questo è il mio più bel Napoli in assoluto, anche se qualche volta quando abbiamo giocato in Champions con Mazzarri ho visto un grande Napoli, anche se aveva un modulo diverso. Questo è più brillante, più spettacolare ma anche più protetto, contenendo una contraddizione: non è facile dare spettacolo riuscendo anche a proteggersi. E' un Napoli che si diverte, dove tutti vogliono giocare e quando sbuffano e si incavolano io sono felice, perchè vuol dire che tutti vogliono partecipare in questa lotta comune".