25 Giugno 2003 -- La Commissione toponomastica del Comune di Napoli ha deciso che la proposta di intestare lo stadio San Paolo a Diego Armando Maradona non è proponibile. Il divieto è legato alla legge che prevede che la personalità alla quale intestare un bene comunale o una strada sia deceduta.
"Da cittadino e da tifoso del Napoli accolgo con rammarico la decisione - spiega l'assessore alla Toponomastica, Alfredo Ponticelli - sono però consapevole che la decisione della commissione è dettata da una legge vigente".
I sostenitori del 'pibe de oro' non si stracciano le vesti, anzi ritengono giusto che l'impianto sportivo, come stabilito dalla Commissione comunale, possa essere intestato solo a persone defunte. Tuttavia ritengono, invece, quanto mai attuale che al "migliore calciatore del mondo venga annullata l'accusa di essere un evasore ficale miliardario".
Il collegio di professionisti di fede maradoniana che lo difende, e capitanato dal commercialista Giuseppe Pederzoli e dall'avvocato e parlamentare Vincenzo Siniscalchi, non ha mai fatto pressioni, ne' ha partecipato a sottoscrizioni per dedicare al loro idolo lo stadio di Fuorigrotta, ma ha operato nelle aule dei tribunali amministrativi per dimostrare "l'innocenza del nostro assistito - dice Pederzoli - di fronte ad una accusa infamante come quella di evasore fiscale".