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16 Luglio 2015 -- Sarri risponde a tutto, eccetto le domande di mercato. In conferenza stampa il tecnico parte subito con il lavoro a Dimaro: «In questo periodo tutti lavorano tanto. La durata degli allenamenti è più lunga, c'è molta didattica poi innalzeremo i ritmi e si ridurranno le sedute». Poi si passa ad Higuain «Lo aspetto anche io - dice il tecnico del Napoli - È giusto che si riposi. Preferisco che torni riposato e rilassato un giorno dopo piuttosto che un giorno prima ma con le scorie dell'anno scorso. Se è un leader? Il leader tecnico può darsi. Poi ci sono altri che anche se giocano meno possono essere leader. Tutte le squadre che hanno un giocatore come lui sono una squadra con lui e un'altra senza. Sicuramente nell'impostazione della squadra lui è la figura di riferimento. Reina può essere un leader, ha una grande personalità. Poi magari ce ne sono altri ma meno palesi, lo capirò in futuro. Higuain può migliorare perché negli ultimi tempi l'ho visto nervoso. Con qualche sorriso in più potrebbe fare qualcosa di importante. Deve ricominciare a divertirsi in campo».
EQUILIBRI - «La qualità ci aiuta nella fase offensiva, in quella difensiva conta relativamente poco. Per questa ci vuole una predisposizione al sacrificio che ha poco a che vedere con la qualità. Non ho mai visto difendere con fantasia, si attacca semmai con fantasia. Senza equilibrio si vannifica la qualità in avanti. Spero che tutti siano disposti a fare sacrifici. Tutti però lo sanno».
IL MERCATO - «Io preparo gli allenamenti e la sera riguardo gli allenamenti. Mi sto interessando pochissimo di mercato, sento Giuntoli una volta ogni tre giorni. Mi stanno sui c... gli allenatori che parlano sempre di mercato. Mi piace allenare. Parlo solo di caratteristiche con Giuntoli, mai di giocatori».
LE DIFFERENZE RISPETTO AL PASSATO - «A me cambia poco a livello di lavoro sul campo. Cambia a livello di esterno, qui ho più gente in conferenza stampa e sugli spalti durante gli allenamenti».
AMBIZIONI - «Le aspettative dei tifosi sono quasi sempre sopra le possibilità della squadra. Succedeva a Empoli. Qui il pubblico si aspetta tanto, ma come fatturato non siamo i primi. Il potenziale è sulla carta, però poi il campo può ribaltare tutto. Ci sono aspettative enormi, siamo il quinto fatturato d'Italia, vogliamo mettere dietro qualcuno. Sarò soddisfatto se la squadra darà più del 100%».
GLI ALLENAMENTI - «Siamo in piena fase didattica quindi è normale che si interrompa spesso l'allenamento. Nell'esperienza precedente, non avevo bisogno di interomperli perché allenavo a Empoli da tre anni. Sto cercando di inculcare idee diverse dalle precedenti».
IL SUO CONTRATTO - «Un anno di contratto? Ha lasciato perplesso anche me. Ma il presidente mi ha spiegato che è il suo modus operandi mutuato dal cinema. Se è così lo devo accettare».
SOCIETA' E ALLENATORE - «La forza di un allenatore è quella della società. Se diventa intransigente, i metodi sono buoni per tutte le squadre e tutte le categorie. Se questo non succede, può essere un problema. Al Napoli ho la sensazione di avere una squadra predisposta. Sono contento che De Laurentiis sia venuto qui con noi: è un segnale importante».
LE QUALITA' DEL NAPOLI - «Sto provando Insigne trequartista. È un ruolo che a lui piace. Al di là dei singoli per esprimere il massimo del nostro potenziale ci vogliono umiltà, applicazione e divertimento»