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Caso Catania: il Tar si affida al ministro
Continua la querelle giudiziaria sul caso Catania, il Coni sosterrà la Federcalcio solo in parte

13 Giugno 2003 -- Il Presidente della seconda sezione del TAR di Catania ha nominato il ministro ai Beni culturali con delega allo Sport, Giuliano Urbani, commissario ad acta della Figc per far rispettare l’ordinanza di sospensione emessa della Corte Federale che ha fatto annullare il verdetto della Caf sulla partita con il Siena.I giudici hanno seguito in tal senso una procedura d'urgenza vista la manifesta intenzione della Figc di non dare seguito all' ordinanza, espressa in un documento ufficiale rilasciato ai mezzi di stampa lo scorso 6 giugno.

Il decreto prevede altresì che il ministro Giuliano Urbani, possa delegare l'incarico ad uno dei suoi sottosegretari che possono agire “sia a Roma, alla Figc, che a Milano nella sede delle Lega nazionale professionisti”, ponendo come obiettivo finale quello di redigere una nuova classifica che tenga conto della decisione della Caf ed obbligando l’iscrizione del Calcio Catania al campionato di Serie B, anche eventualmente varando un campionato a più di 20 squadre.

Il Tar ha deciso anche in seguito a un documento ufficiale, acquisito agli atti del procedimento, con il quale la Federcalcio annunciava l'intenzione di non modificare la classifica del campionato (vai al documento della FIGC ). Le ordinanze cautelari emesse dai giudici sono infatti immediatamente esecutive e provocano l'istantanea perdita di efficacia degli atti sospesi.
Nel decreto, è detto in una nota diffusa dalla società di corso Italia, i giudici sottolineano che ''il rifiuto da parte della Federazione italiana gioco calcio di accettare questo principio sta arrecando giorno dopo giorno danni crescenti per l' organizzazione calcistica in generale e per il Calcio Catania in particolare, sotto il profilo dell' organizzazione e della regolarità dei campionati, dell' immagine della squadra, della svalutazione dei calciatori''

Così, secondo i legali della famiglia Gaucci, ''il provvedimento della Corte federale è oggi privo di qualunque effetto e la classifica vede il Calcio Catania a 46 punti''. Secondo la società siciliana ''la soluzione della questione è affidata in tal modo alla più alta autorità politica che,nell' interesse di tutto il mondo sportivo e rispettando fondamentali principi di giustizia, restituirà al Calcio Catania ciò che gli è stato ingiustamente sottratto''.

Il ministro, da parte sua, ha espresso la propria speranza di evitare un intervento come commissario ad acta perché, fanno rilevare fonti del ministero, “quando un Governo è costretto a interessarsi di classifiche significa che il governo dello sport non gode di buona salute”.

L’avvocato Mario Gallavotti, legale della Figc nel caso Catania, ha dichiarato in un comunicato stampa che “ad una prima e superficiale lettura il decreto di nomina di un commissario ad acta per il caso Martinelli firmato dal presidente del Tar di Catania, Vincenzo Zingales, presenta profili di illegittimità e di stravaganza calcistica”.
“Riteniamo - sottolinea Gallavotti - per il momento di potere esprimere le posizioni della Figc unicamente agli atti processuali: il 20 giugno si discuterà al Consiglio di Stato il primo ricorso contro l’ordinanza; un altro ricorso è stato presentato al Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo e siamo ancora in attesa di conoscerne l'esito”

Intanto nella riunione tenutasi oggi per discutere sul ricorso presentato dal Catania Calcio, la Giunta nazionale del Coni ha deciso di chiedere alla Camera di conciliazione e arbitrato per lo sport, “un parere volto a chiarire quali siano, ai sensi della vigente normativa, gli ambiti e le azioni in materiasportiva propria della Giunta nazionale nel suo potere di vigilanza”.

La Giunta è stata quindi riconvocata per il 19 giugno alle ore 12 per discutere e deliberare in funzione del parere che sarà espresso dalla detta Camera di conciliazione. Il Coni ha deciso di affiancare la Federcalcio solo per difendere l'autonomia dello sport, ovvero la clausola compromissoria che il Catania ha violato ricorrendo alla giustizia amministrativa ordinaria, senza entrare nel merito della questione. La questione verra' seguita dall'avvocato Angeletti. Lo ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci al termine della riunione di Giunta Esecutiva.