08 Febbraio 2015 -- Il Napoli va: ondeggia, si smarrisce, si riprende, ma poi va, sistema la sua quarta vittoria consecutiva in campionato, resta nella scia della Roma (quattro punti dietro), soffre l’Udinese e poi scopre di avere anche un carattere mica da poco. E’ 3-1, grazie ad un Mertens trascinante, però il risultato rischia di ingannare e nascondere i meriti dell’Udinese, che mette paura, sfiora il pari, tiene il campo, coglie una traversa (sul 2-0), mostra un Allan da grande e può considerarsi soddisfatta di se stessa: il Napoli è altra cosa, ha un Higuain leader (che non segna ma ispira), ha solidità e una maturità che l’aiuta.

In venti minuti sembra finita, segnano Mertens (7') su assist del pipita e poi Gabbiadini (21') su lancio di Hamsik. Ma l’Udinese si rialza, si mette a giocare, inquieta il Napoli, lo avvicina al 27' con Thereau (errore di Britos, uscita esagerata di Rafael) e poi lo tiene là dietro. Benitez ha gli uomini per cambiare la partita, Callejon l’aiuta a ritrovare gli equilibri e Thereau che sbaglia la chiude con un’autorete, perché da quel momento l’Udinese non c’è più. Ma il Napoli resta vivo, in corsa per il secondo posto, più lontano dalla Sampdoria e aspetta di sapere della Lazio.

A cura di Antonio Giordano, fonte CorrieredelloSport