06 Giugno 2003 -- Il Napoli prende atto della decisione del Tar ma confida nella Figc e non violerà la clausola compromissoria. Lo spiega il ds azzurro Giorgio Perinetti.
"La società sportiva Calcio Napoli - ha precisato Perinetti - prende atto della decisione espressa dal Tar siciliano. Non intendiamo replicare e non andiamo oltre le decisioni federali. Il Napoli non vuol andare al di là delle disposizioni federali e non vuol violare la clausola compromissoria. Confidiamo nella Federcalcio che sicuramente tutelerà i nostri diritti: tutti sanno che non si può incidere sulla classifica, è già successo in passato, e comunque noi, la nostra salvezza la guadagneremo sul campo e non in un aula di tribunale".
Anche il Venezia che a questo punto diventa, o meglio, potrebbe diventare la quart'ultima in classifica, è sulla stessa lunghezza d'onda delle dichiarazioni di Perinetti: "Non sono allarmato perchè penso di essere dalla parte del giusto e, del resto, non mi sorprende che il Tar di Catania abbia dato ragione ai nostri avversari, perchè l'avevo ampiamente ipotizzato alla vigilia". E' il commento dell'amministratore unico del Venezia Franco Dal Cin alla notizia dell'accoglimento da parte del Tar del ricorso del Catania. "Questa decisione - ribadisce Dal Cin - significa solo che siamo alla prima istanza di una diatriba giuridica a livello ordinario, che continuerà: la federazione, infatti, ha già manifestato l'intenzione di ricorrere contro la sentenza".
"Non conosco ancora le motivazioni della sentenza, quindi non posso parlare nel dettaglio - afferma ancora Dal Cin - ma sono convinto che tutta questa storia sia partita col piede sbagliato. Quello che conta è il risultato del campo: Martinelli non ha giocato Siena-Catania, e non ha senso guardare se è stato schierato in primavera o attaccarsi ad alchimie sulla data di disputa della partita, venerdì piuttosto che sabato. Io credo nella verità del campo - conclude - e quindi sono convinto che alla fine avremo ragione".
Intanto a Catania si canta vittoria: "Siamo contenti perchè eravamo convinti di avere ragione e ragione ci è stata data, assieme ai due punti". Cosi' il presidente del Catania, Riccardo Gaucci, commenta l'ordinanza emessa dal Tar etneo che ha sospeso il verdetto della Corte Federale. "Quello che aveva fatto la Federazione nei nostri confronti - ha aggiunto - era un abuso. Adesso vive il verdetto della Caf, ovvero la vittoria a tavolino del Catania con il Siena".
Secondo Gaucci "adesso però l' importante è vincere l'ultima di campionato sabato a Cagliari perchè altrimenti tutto sarebbe vano. Tutto il resto - conclude - lo valuteremo la prossima settimana con calma".
In realtà la FICG non ritiene che il Catania abbai già i 2 punti: "Quello del Tar di Catania è un provvedimento emesso da un giudice territorialmente non competente" ha affermato l' avvocato Mario Gallavotti, conferma la posizione della FICG sul difetto di giurisdizione sollevato nei confronti dei giudici amministrativi etnei e annunciando ricorso all'ordinanza.
"Quello di Catania - sostiene Gallavotti - non è il giudice naturale di questo provvedimento e quindi le argomentazioni del Tar non sono condivisibili". Per questo, spiega Gallavotti, la Figc "presenterà ricorso nelle sedi competenti". Secondo il legale "non è possibile fare un paragone tra questa ordinanza e quella emessa dalla stessa sezione del Tar di Catania nel settembre del 1993, se non nella misura in cui vi è stata una strumentalizzazione".
In una dichiarazione raccolta prima che il tribunale desse ragione al Catania, il Presidente Franco Carraro non aveva espresso dubbi: "Non e' materia che appartiene al Tar e poi se viene messa in discussione una decisione della Caf fatta a Roma che ci azzecca Catania".
Alla luce di tutto queste dichiarazioni e in attesa di una sentenza definitiva che chiarisca quale sia l'effetiva classifica, l'unica cosa certa è che se il Napoli si vuole salvare, aldilà di tutto e di tutti, domani sera deve assolutamnete vincere a Messina, perchè anche il pareggio potrebbe non bastare.