20 Agosto 2014 -- Col cuore, col coraggio e con Gonzalo Higuain, puntuale con il gol. Il Napoli risponde all’Athletic Bilbao e riaccende le sue speranze di qualificazione alla fase a gironi di Champions, in fondo al primo round del San Paolo.
Accoglienza trionfale per gli azzurri e coreografia d’eccezione: la curva B riproduce a lettere cubitali il nome di Ciro Esposito e lo ricorda con un immenso striscione: "Non è un saluto ma un eterno tributo… Sventola il tuo nome nell’azzurro del nostro cuore!!!".
Davanti al nuovo c.t. azzurro Antonio Conte, presente al San Paolo dal 10’ del primo tempo, si accende subito una guerra di nervi e personalità in campo. Ritmi altissimi. La prima occasione è degli azzurri: al 2’ Higuain penetra in area e serve al centro un assist per Hamsik che, di testa, manda alto sopra la traversa. Lo slovacco, servito da Insigne, crea il panico in area spagnola 2’ dopo: il tiro finale, deviato, finisce sul fondo. Il Napoli avanza senza paura e al 12’ Insigne spreca una nitida palla-gol: eccellente il filtrante di Jorginho, l’esterno azzurro manca l’aggancio sul più bello. L’Athletic si fa vivo con un diagonale di Aduriz da posizione defilata, ma è sempre la squadra di Rafa Benitez a premere sull’acceleratore. Al 17’ un pallone calciato da Callejon dal margine destro attraversa tutta l’area spagnola, eppure non trova la deviazione vincente.
I biancorossi appaiono vulnerabili in difesa, ma dal centrocampo in su dispiegano un buon gioco e non sprecano un pallone. Col passare dei minuti i padroni di casa perdono lucidità e si disuniscono, mentre gli ospiti si confermano agguerriti. Brividi sui colpi di testa di Gurpegi e di Aduriz (su cross di Benat), poi sul San Paolo cala il gelo quando al 41’ Muniain firma un bellissimo gol eludendo la marcatura di Albiol e Koulibaly, grave nella circostanza l’indulgenza di Insigne sulla percussione di De Marcos, abile a servire all’indietro il compagno (tutto solo in mezzo all’area di rigore), il cui destro non lascia scampo a Rafael.
Nella ripresa il Napoli intensifica gli sforzi. Fischi su Insigne al momento del cambio con Mertens (l’esterno getta pure la maglia per terra una volta raggiunta la panchina), la tensione è alle stelle. Ma quando lo sconforto tocca il punto più basso, ecco l’unica vitamina efficace: il solito Gonzalo Higuain. L’argentino al 23’ raccoglie un pallone lanciato nei sedici metri da Hamsik, lo porta con sé tra i difensori baschi e poi lascia partire un destro imprendibile per Iraizoz. Gli azzurri ci credono, in coincidenza con l’arretramento dei baschi. Callejon e Michu sprecano (lo spagnolo in beata solitudine tira sull’esterno della rete al 25’, l’ex Swansea pecca d’altruismo cedendo il pallone a Callejon da ottima posizione), Mertens s’inventa un
tracciante su cui Iraizoz si esalta, Higuain infine sbatte sul portiere spagnolo in edizione straordinaria (tiro a colpo sicuro respinto).
Estratto dell'articolo pubblicato da www.gazzetta.it