31 Maggio 2003 --
La cronaca della gara minuto x minuto
Tre cose belle saranno ricordate in questa serata: anzitutto i tre punti che portano il Napoli ad un solo passo dalla salvezza (ad oggi c'è la garanzia matematica di dover disputare almeno lo spareggio), il ritorno delle bellissime maglie azzurre (solo rivedendole abbiamo capito meglio quanto ci fossero mancate sinora) ed il calore dello stadio che ha incitato la squadra e fischiato gli avversari dal primo all'ultimo minuto di gioco.
Sul campo, invece, le cose sono andate in tutt'altro modo: la Ternana si è confermata un avversario ostico, soprattutto nel primo tempo quando il Napoli era chiamato a fare la partita e non riusciva a trovare varchi, soffrendo anche la rapidità degli umbri che - comunuque - non sono mai riusciti a rendersi seriamente pericolosi.
In realtà, il modulo con Pasino e Montezine larghi alle spalle di Dionigi non ha dato risultati esaltanti, con pochissime palle giocabili nella zona offensiva: tranne qualche buono spunto di Martinez e qualche felice verticalizzazione di Marcolin, la squadra azzurra non è mai riuscita seriamente ad impensierire Marcon.
La svolta della gara però è giunta proprio con un doppio "contributo" del portiere umbro Marcon: prima sciagurato con un'uscita sbagliata, e poi sfortunato sulla successiva conclusione di Vidigal che è schizzata sul palo, prima di colpire il portiere ed infilarsi in rete sotto la traversa.
Con una dose di fortuna notevole, il Napoli è riuscito a passare in vantaggio, anche se poi la "dea bendata" si è presa la rivincita su una conclusione a botta sicura di Montezine che si è stampata sul palo a portiere battuto.
Dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio, gli azzurri - come da copione - nella ripresa non hanno fatto nulla per evitare di soffrire fino alla fine.
Complice anche un infortunio che ha messo fuori causa Dario Marcolin (oggi con i gradi di capitano) la squadra azzurra ha lasciato l'iniziativa totalmente nelle mani degli avversari, subendo la pressione dei rossoverdi e riuscendo solo in rarissime occasioni a piazzare qualche tentativo di contropiede grazie soprattutto a Floro Flores, che ha quasi da solo tenuto in piedi la squadra conquistando preziosi calci di punizione, e portando le rarissime insidie alla difesa della Ternana.
Per fortuna, la Ternana ha dimostrato una certa inconsistenza nella fase offensiva, riuscendo ad impensierire la porta del Napoli solo con qualche conclusione dal limite.
L'azione più pericolosa degli umbri è scaturita da un gran tiro di D'Aversa dal limite, con la palla deviata da uno stinco di un difensore azzurro: Manitta è riuscito con un colpo di reni a deviare la palla, mettendo la firma sulla vittoria del Napoli.
Insomma, per il Napoli è stato un secondo tempo di continua sofferenza: alla fine, comunque, sono giunti i tre punti. La matematica salvezza sarà conquistata solo sabato prossimo al Celeste di Messina, dove - contro una squadra già salva - agli uomini di Colomba basterà solo un punto.