27 Maggio 2003 -- "Io e Gaucci, insieme, chiederemo il blocco delle retrocessioni, perchè questo è un campionato falsato. Basti pensare a tutti i rigori che sono stati dati al Napoli nelle ultime giornate".
Con queste parole Enrico Preziosi è tornato ad attaccare duramente il Napoli, preso di mira per denunciare l'irregolarità del campionato.
Insomma, se sul fronte napoletano qualcuno aveva pensato che la pessima direzione di Collina di sabato scorso avrebbe sedato le polemiche sui presunti aiuti del palazzo al Napoli, si è sbagliato di grosso. Gli errori di Collina a sfavore del Napoli sono passati completamente inosservati per Enrico Preziosi.
Nella giornata in cui l'imprenditore di origini irpine (per mesi indicato come possibile nuovo proprietario del Napoli) ha annunciato le dimissioni dalla carica di presidente del Como, ha però voluto aprire un altro capitolo della lotta contro il palazzo, stringendo un'alleanza con il presidente del Perugia (ma propietario del Catania) Luciano Gaucci per chiedere il blocco delle retrocessioni in serie B.
La nuova alleanza è sancita da un clamoroso ribaltone annunciato dallo stesso Preziosi: il Genoa appoggerà il ricorso al Tar che il Catania intende presentare contro la decisione della Corte Federale che ha annullato la vittoria a tavolino assegnata dalla Caf agli etnei per la gara Catania-Siena. Una vera e propria giravolta di Preziosi, dal momento che il Genoa figurava tra le otto società di B che avevano chiesto l'intervento della Corte Federale.
Nel suo furore iconoclasta, Preziosi ha anche comunicato un ulteriore provocazione nei confronti del palazzo: nella prossima gara che il genoa disputerà sabato prossimo contro la Triestina, a scendere in campo sarà una selezione composta da giocatori della Primavera e degli allievi. Chiaro l'intento di "sabotare" la lotta per la promozione che vede i giuliani ancora in corsa.
L'alleanza contro le angherie del palazzo è confermata anche dal vulcanico proprietario del Catania (oltre che del Perugia e della Sambenedettese): "Genoa e Catania - ha affermato Gaucci - non possono essere prese in giro da nessuno. D'ora in poi ci muoveremo insieme. Chi ha subito dei torti cerca di farsi valere".
Quanto al ricorso al Tar, Gaucci ha confermato che andrà avanti per la propria strada: "Non temo eventuali provvedimenti contro di me da parte della Federcalcio, perchè sono altri ad aver violato la legge, e non certo io".
"Nei regolamenti e nelle carte federali - ha spiegato Gaucci - c'è scritto che la Caf e' l'ultimo grado di giudizio, e il suo verdettoè' inappellabile. Invece loro lo hanno reso appellabile, e ciò non esiste. Chi ha fatto un abuso, noi o la federcalcio?".
"Non è possibile - ha accusato Gaucci - che prima si fanno le leggi e poi si interpretano secondo convenienza. Non mi possono togliere due punti a due giornate dalla fine del campionato, dopo che la Caf me li aveva assegnati. Cosi' com'è questo e' un campionato di serie B falsato".