15 Dicembre 2013 -- Importante vittoria della squadra di Benitez contro l'Inter dell'ex odiato/amato Mazzarri. Gli azzurri si impongono per 4 a 2 grazie ai gol di Higuain, Mertens, Dzemaili e Callejon ma subiscono due reti ingenue ad opera di Cambiaso e Nagatomo palesando ancora una volta i limiti di una fase difensiva che ha bisogno ancora di essere registrata.
Il Napoli ha dimostrato un potenziale offensivo davvero devastante con Higuain che supportato da uno scatenato Mertens (seconda rete stagionale) e grazie alla bravura nei tempi di inserimento di Callejon ed al palleggio di Insigne ha fatto dimenticare l'eliminazione in Champions tenendo il Napoli ancora nella scia, seppur lunga di Roma e Juve. Il punteggio poteva essere anche più rotondo se si pensa al clamoroso palo colpito da Insigne (ancora a secco e alla disperata ed esagerata ricerca del gol) o al miracoloso recupero di Rolando sui piedi di Higuain ed al rigore procurato e poi fallito nel finale da Pandev appena entrato.
Al grande potenziale offensivo della squadra di Benitez fa da contr'altare però una pessima fase difesa che ha palesato le solite ingenuità e resta ancora da sistemare e da rivedere.
La gara, che sembrava essersi messa subito in discesa grazie al diagonale di sinistro al volo del Pipita che ha sbloccato il risultato dopo appena nove minuti (ottava rete stagionale), si è rivelata in realtà difficile e sofferta fino al 35esimo della ripresa, cioè al gol del 4 a 2 di Callejon. Gli azzurri hanno sofferto anche quando l'Inter è rimasta in dieci (al 26esimo della ripresa) facendo a lungo temere per una rimonta, cosa già avvenuta la scorsa settimana in casa contro l'Udinese. In particolare il Napoli ha sofferto tantissimo sugli esterni poichè i tre in avanti e cioè Mertens, Callejon ed Insigne (che ruotavano di posizione in continuazione) non riuscivano a dare la giusta copertura alla difesa ed al centrocampo. In particolare il Napoli ha sofferto sulla sinistra dove Jonathan e Tadier hanno fatto vedere i sorci verdi a Reveliere ed Insigne e non a caso i due gol interisti e le azioni più pericolose sono arrivate sempre da quel lato.
Per fortuna i due centrali stavolta hanno fatto meno disastri del solito con Fernandez che ha salvato un paio di occasioni pericolose e con Rafael che, se ci ha messo del suo per il secondo gol neroazzurro mancando di smanacciare la palla in tuffo, si è poi riscattato salvando il tre a tre che sembrava già fatto ad opera di Guarin. Male Maggio ed Inler in affanno quando pressati, con quest'ultimo che arrivava sempre in ritardo sulle cosiddette 'seconde palle'. Bene invece Dzemaili e bene Benitez che nel finale di gara ha finalmente abbandonato, seppur per poco, il suo credo calcistico quasi da integralista del 4-2-3-1 passando ad un più equilibrato 4-4-2 aiutato anche dall'espulsione di Alvarez e forse anche un po' costretto dall'uscita anticipata di Higuain per un problema al polpaccio.
Alla fine, quello che contava veramente era vincere sia per tenere lontana proprio l'Inter (ora a sette punti) e la Fiorentina (a cinque punti) ma anche per evitare contraccolpi psicologici dopo l'eliminazione in Champions in attesa di conoscere domani l'avversaria dell'Europa League.
A cura di M. Spampanato