27 Agosto 2013 -- Spara su tutti, Aurelio De Laurentiis, il presidente del Napoli. E vuole fare causa. Chiedendo i danni alla Regione e all'isola di Capri. Motivo? Il tuffo malefico di «Pipita» Higuain costatogli dieci punti di sutura. Ai microfoni di «Radio Kiss Kiss», il patron spara a palle incatenate, prendendosela - a quello che pare di capire - con i sanitari del «Capilupi» di Capri. Rei di non aver ben suturato la faccia del bomber scivolato sul trampolino. Anche, e lo ammette, se quella ferita e la «ricucitura» lui non l'ha neppure ancora vista.
«Non l’ho incontrato - ammette il numero uno azzurro - Volevo vedere questo taglio che ha per poter fare causa alla regione Campania e a Capri. Ho le scatole piene di non avere dei presidi medici di livello. Un attore o un calciatore o una persona qualunque, va in ospedale e non gli si sanno mettere neanche dei punti in un modo umano. Appena ho visto la fotografia ho detto ai miei avvocati: chiediamo 100 milioni di danni alle istituzioni da devolvere poi a chi ne ha bisogno. I politici devono avere una lezione. Il sindaco a Capri che ci sta a fare, il presidente della Regione Campania che ci sta a fare se non riescono a valorizzare quelle perle di bellezza che abbiamo. A Capri può arrivare una barca con un carico da bilioni con un grande personaggio, ma che figura facciamo, nemmeno in Africa».
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LA REPLICA DEL SINDACO - «Si tratta di una dichiarazione avventata da un non competente», risponde il sindaco di Capri, Ciro Lembo. «Riguardo il risarcimento danni potremmo valutare di chiederli noi e l'Asl per le sue dichiarazioni, per completare i lavori all'ospedale Capilupi». «Quella uscita Aurelio De Laurentiis se la poteva risparmiare. Non capisco - continua il sindaco - di quali colpe veniamo accusati. Noi ci preoccupiamo della salute di tutti non solo dei grandi nomi famosi e di vip, siano miliardari o calciatori.
Mi risulta da informazioni raccolte che il signor Higuain è stato assistito prontamente sin dai primi minuti successivi all'incidente, in mare dalla Guardia Costiera ed a terra dal 118 ed affidato alle cure dei sanitari del Capilupi che lo hanno curato con molta tempestività e professionalità. Da qui la mia solidarietà con i medici dell'ospedale, e mi auguro che questo clamore mediatico messo in piedi da Aurelio De Laurentiis, che tra l'altro è uno dei cittadini benemeriti dell'isola di Capri, possa servire ad accelerare la ripresa dei lavori sospesi da tempo, mirati all'ammodernamento strutturale del Capilupi».
Continua Ciro Lembo: «In merito alla bravura dei medici e personale del Capilupi, costretti a fronteggiare situazioni di emergenza, mi sento abilitato a esprimere tutta la mia personale vicinanza, quella dell'Amministrazione comunale, della popolazione residente, ma anche di turisti e vacanzieri che frequentano l'isola».
Estratto parziale articolo www.corriere.it