01 Giugno 2013 -- Aurelio De Laurentiis a tutto campo ai microfoni di Radio Marte. Il presidente del Napoli, che domani risponderà alle domande dei tifosi azzurri su Twitter dalle 18 alle 19.30, ha chiarito le trattative con Reja e Pecchia e si è detto felicissimo per il premio fair play finanziario ricevuto in settimana ad Amalfi.
REJA - «Reja è una persona della mia famiglia sentimentale, appartiene al mio cuore, così come tutti quelli che lavorano con me e mi lasciano la certezza di uomini veri. L'ho chiamato e gli ho detto "è mia intenzione e propagare il calcio in altri posti del mondo, aprire altre tre squadre, una probabilmente in Inghilterra. Te la senti di farmi da allenatore in una squadra inglese?". Lui mi ha dato la sua adesione, poi probabilmente da qui a quel momento passeranno diversi mesi e lui si sarà impegnato. Questa è la mia idea. Voglio esportare il modello Napoli altrove».
PECCHIA - «Pecchia è un allenatore che stiamo valutando come secondo di Benitez. A me piace molto, è stato a Napoli, è stato in giro, ha fatto tante cose. E' una persona educata, colta, che parla le lingue. Dobbiamo internazionalizzare il Napoli».
PREMIO FAIR PLAY E MAZZARRI - «Il premio fair play finanziario mi piace perché nella menzione c'è innovativo. Io lo sono stato sin dall'inizio: ho applicato la mia cultura dell'impresa che mi ha guidato nella mia vita in un mondo complicatissimo come quello del cinema. Ho avuto l'opportunità di ricominciare da zero con il fallimento: ho svolto una sorta di tirocinio, quasi un supermaster universitario fatto con grande umiltà a partire dalla serie C che è stata educativa. La serie B è stata una passeggiata di salute, una corsa con Juventus e Genoa; in serie A abbiamo ricominciato da zero. Nei primi anni di C abbiamo perso molto denaro, ma dalla B siamo stati sempre in equilibrio con il fair play finanziario. E' un tema che premia tanto. Rummenigge mi ha sempre detto "non spendiamo cifre folli per i calciatori, non diamo stipendi arabi o russi o madrileni, perché da noi esiste il fair play finanziario". Hanno rispettato questa regola e hanno vinto la Champions League oltre che lo scudetto con parecchie giornate di anticipo. Ovviamente hanno un fatturato molto più alto rispetto al nostro che comunque è positivo e per questo devo ringraziare i tifosi, spettatori dello stadio reale e virtuale. Abbiamo inventato anche 1200 prodotti, abbiamo aperto dei negozi in collaborazione con Alessandro Formisano. Noi gestiamo il marchio Napoli in prima persona che è diverso dalla nostra missione. Il nostro brand è in crescita, le prime tre di questa speciale classifica hanno invece una decrescita. L'Inter ha un -11%, noi un +18%. Vedrete che Mazzarri farà bene all'Inter e la riporterà subito alla pari».
BENITEZ - «Ne parlerò domani con i tifosi, abbiamo un appuntamento su twitter. Preciso sin da adesso che ce ne saranno venti sullo stesso argomento, ovviamente risponderò ad uno solo e gli altri non si devono offendere».
SAN PAOLO - «Il San Paolo? Ho parlato con il sindaco de Magistris: ha preso un impegno per il certificato di agibilità che gli altri anni abbiamo sempre avuto entro il 31 marzo, mentre non è ancora arrivato. Non vorrei essere obbligato a giocare la Champions a Palermo. Sarebbe una rivoluzione totale con conseguenze gravi».