30 Marzo 2013 -- Aurelio De Laurentiis parla ai microfoni di Marte Sport Live: «Giusto giocare sabato? Sono deluso dal lavoro della mia Lega. Non c'è gente che pensa e utilizza il cervello. Noi dovevamo fare tabula rasa, è arrivato il momento di cacciare via tutti ed assumere gente nuova. Non ce la faccio a convincere i miei, purtroppo non possiamo rifiutare i giocatori delle nazionali, ma mi dà fastidio non organizzare al meglio le nostre cose. Che bisogno c'era di giocare sabato quando in Inghilterra, Germania, Spagna e Francia vanno in campo il giorno di Pasqua. Potevamo farlo a Pasquetta o addirittura il martedì. Così si falsa il campionato. Non voglio sembrare sempre il bastian contrario: mi trovo in mezzo ad un mondo che non condivido. Se è questo, mollo tutto e me ne vado. L'assenza della Lega mi infastidisce, la Lega è casa mia e si comporta in maniera inadeguata».
«CAPISCO GALLIANI» - Il presidente del Napoli sarà a Torino: «Decollo per le 18.15-18.30, voglio vedere i ragazzi negli occhi. Sono contento per Rosati: è un bravissimo portiere, aveva bisogno di un'occasione. Non possiamo danneggiare le persone in questo modo, altrimenti ne diventiamo responsabili. Può capitare di sbagliare e non dobbiamo farci condizionare dagli eventuali fischi che potrebbe prendere. Il futuro del calcio? Quando dicevo alcune cose 10 anni fa che sembravano panzane, poi si sono avverate. Io ci sono con la fede, con la tasca, con il cuore e con il cervello. Ci metto la mia faccia tanto che rispondo pure su twitter ai nostri tifosi. Lo scudetto dei bilanci? Ci sono molte persone che nel mondo del calcio mi continuano a dire che bisogna alzare l'asticella degli stipendi e non prendere i diritti d'immagine. Io sono stato l'unico a volerli e poi ho scoperto che in Germania lo fanno tutti. Evidentemente ho ragione io: se vogliamo fare un calcio vincente e che abbia la fatturabilità per costruire i nuovi impianti, dobbiamo fare così. Mica trovo i soldi per lo stadio dal Comune e dalla Regione. Se non li metto io, non ci sono. Il deficit del Comune è di 1,5 miliardi di euro. Cellino? Sono solidale con lui, Cagliari rappresenta tutta la Sardegna e deve essere così sbeffeggiato? Così non va bene, non si può giocare a porte chiuse. Capisco pure le inquietudini di Galliani: la gara con la Fiorentina andava giocata con il pubblico. Il calcio è la festa dell'amicizia e degli abbracci. La partita di stasera? Mi auguro che la difesa sia organizzata. Ci hanno sempre rimproverato che senza Cavani non riusciamo a segnare, ma non è vero». (FONTE:CorrieredelloSport).