14 Maggio 2003 -- Resterà alla storia come la sentenza-Paternò: in un modo o nell'altro la decisione della Caf che ha assicurato ai siculi la vittoria a tavolino della gara con il Pescara (persa sul campo per 1-0) è destinata a pesanti stravolgimenti sui campionati di A e B.
In sostanza, la vertenza sollevata dal Paternò contro il Pescara è del tutto analoga a quella che ha visto protagonista Catania e Siena: la tesi è che un giocatore squalificato se viene impegnato nella formazione primavera nella giornata di campionato in cui avrebbe dovuto essere appiedato, in realtà non ha scontato la squalifica e - dunque - per la squadra in cui milita c'è partita persa a tavolino per ogni gara successiva in cui il medesimo atleta viene schierato in campo.
C'è però una piccola, ma fondamentale differenza tra il caso di Paternò-Pescara e quello di Siena-Catania: nel caso dei toscani il giocatore squalificato giocò con la primavera nello stesso giorno in cui la prima squadra era impegnata in campionato.
Diversamente, il giocatore del Pescara Antonaccio, giocò nella primavera, lo stesso fine settimana ma un giorno prima rispetto alla gara giocata dalla formazione maggiore.
Il ricorso del Paternò è stato fondato sulla logica che estende il concetto di "contemporaneità" non al giorno solare, ma al turno di campionato, facendo leva sul fatto che le partite si svolgono sempre di più spalmate su più giorni, dal venerdi al lunedi.
La Caf ha accolto il ricorso del Paternò ed ha dato i tre punti alla squadra siciliana che in tal modo ha ottenuto la salvezza a scapito della Vis Pesaro che invece sarà costretta a giocare i play-out.
Gli effetti della sentenza, però, non si fermano qui e sono stati riportati oggi dal Corriere dello Sport: in serie B, ci sarebbero tantissime situazioni esattamente identiche al caso denunciato dal Paternò.
Pesantissima la situazione sarebbe per Vicenza (18 gare), Livorno (5 gare), Genoa (2 gare), Cosenza (1 gara).
Se la sentenza Paternò fosse applicate nei confronti delle squadre coinvolte, ognuna di esse si vedrebbe applicato un punto di penalizzazione. Infatti, superati i 15 giorni dalla data in cui è stata commessa l'irregolarità, non si può più chiedere partita vinta, ma si può ottenere un punto di penalizzazione per gli avversari per ogni gara in cui è stata commessa l'irregolarità.
Il Corsport ha poi fatto anche un pò di conti, dai quali è venuta fuori una classifica stravolta: il Vicenza e il Livorno si troverebbero in zona retrocessione, ed anche il Genoa subirebbe una detrazione di altri due punti.
La classifica nella zona bassa diverrebbe così: Livorno e Venezia 39; Napoli 38; Catania 37; Genoa 34; Vicenza 33; Cosenza 32; Salernitana 21.
Insomma i vicentini si troverebbero in un baleno a precipitare dal quinto al terz'ultimo posto.
L'alternativa (ed anche l'ipotesi più probabile), comunuqe, è che la Lega faccia dietro-front annullando le sentenze su Catania-Siena e su Pescara-Paternò, restituendo la parola ai verdetti del campo, togliendo la vittoria a tavolino ad entrambe le formazioni siciliane.
Insomma, un vero e proprio caos, un pasticcio clamoroso.