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Parma-Napoli: commenti a caldo
Le dichiarazioni di Cannavaro, Leonardi, Donadoni, Mazzarri, De Sanctis.

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27 Gennaio 2013 -- CANNAVARO: "È stata una vittoria fondamentale. Non siamo riusciti a chiuderla nel primo tempo e poi abbiamo rischiato. Ci siamo ripresi con il carattere e abbiamo trovato il gol. La dedichiamo ai tanti tifosi. Il campionato? Non era chiuso neanche prima. L'importante è essere lì".

LEONARDI: "Faccio i complimenti alla mia squadra che ha giocato a viso aperto e che non meritava la sconfitta, purtroppo gli episodi l'hanno fatta da padrona e purtroppo i campioni sono così, nelle poche occasioni che hanno le mettono a frutto, altrimenti non sarebbe pagato quello che viene pagato. Siamo stati un po' sfortunati oggi, penso che meritavamo almeno il pareggio come già raccolto con Juve ed Inter. Pure oggi potrei parlare degli arbitri, ieri nella gara con la Juve sembrava il circo, oggi uguale, ma mandiamo un messaggio diverso al calcio italiano e cerchiamo di non parlare post partita degli arbitraggi perchè poi alla fine ognuno dice la sua. Avete visto come ho commentato le partite precedenti del Parma contro il Napoli, avrei potuto parlare per giorni, invece non l'ho fatto, anche oggi nel secondo tempo ci sarebbe da ridire, però non mi piace creare polemiche che poi servono anche da alibi ai calciatori. Fernandez? No, non credo con tutto il rispetto per Fernandez."

DONADONI: "Non commento le decisioni arbitrali, partiamo da altri presupposti. Siamo stati ingenui in un paio di occasioni soprattutto in occasione dei due gol perchè eravamo a difesa schierata e ci siamo stati fatti infilare su due inserimenti che erano di chiara lettura. Sono soddisfatto comunque della gara che hanno fatto i ragazzi ai quali non posso rimproverare nulla e c'è il rammarico perchè meritavamo almeno il pareggio. Giocatori come Hamsik e Cavani quando hanno delle occasioni difficilmente le sbagliano, peccato perchè abbiamo concesso poco se non una ripartenza ed un calcio piazzato."

MAZZARRI: "Oggi era una partita difficilissima, siamo contentissimi e siamo stati bravi a portarla dalla nostra parte in un campo dove abbiamo capito perchè non avevano mai perso e complimenti al Parma che è una squadra che gioca bene. I miei collaboratori mi hanno detto che abbiamo 15 punti in più rispetto alla scorsa stagione, i ragazzi stanno crescendo sempre più e stiamo facendo un grande campionato. La squadra è cresciuta dal punto di vista della mentalità e lo ha dimostrato anche oggi, però il campionato italiano è difficile. Avevamo un po' il sole contro i primi 15 minuti e sembravamo degli ubriachi, poi abbiamo rimesso le cose al posto, poi in queste gare contano anche i minimi dettagli, ecco magari adesso rispetto alla scorsa stagione siamo avvantaggiati anche perchè abbiamo giocato meno partite in settimana. Oggi chi ha giocato non ha fatto sentire la mancanza dei compagni, adesso abbiamo più cartucce da sparare rispetto all'anno scorso, la rosa è più completa, ci sono stati tre cambi dall'inizio con Mesto, Dzemaili e Cannavaro, poi altri tre durante la gara e mi sembra che anche da questo punto di vista siamo migliorati. Le occasioni del Parma? Loro si sono messi in 4 attaccanti ed hanno provato il tutto per tutto, ci hanno messo grande ardore, noi invece c'è stato un momento che eravamo calati ed abbiamo sofferto più del normale, poi coi cambi le cose sono andate meglio, poi noi non siamo una squadra che deve gestire il risultato, dobbiamo cercare di chiuderla subito, ecco forse dobbiamo migliorare in questo. Comunque quando ti presenti davanti alla porta avversaria per sette, otto volte e non le concretizzi non si possa parlare di fortuna. Pandev? Se voi guardate gli assist che ha fatto per Cavani, tutta la squadra è strutturata per fare il finalizzatore numero uno e Pandev, insieme ad Hamsik hanno dato tantissime palle, poi è entrato Lorenzo che ha fatto benissimo anche lui, l'importante è che la squadra faccia un gol in più degli altri. Le polemiche di Marotta e della Juve? Assolutamente non parlo di cose che non mi riguardano e poi dopo quello che è successo a Pechino, ho detto che non parlerò più fino a fine anno. Garrone? Cosa dire, una persona squisita, un signore che nel nostro ambiente sembrava anche che stonasse, di solito sono abituato con presidenti che non gli va mai bene niente e lui invece dopo le sconfitte veniva a rincuorare, una grossa perdita per il calcio.
Adesso guardiamo alla partita col Catania, una gara difficile nella quale dovremo fare molta attenzione e tra l'altro abbiamo Britos e Campagnaro squalificati. Calaiò no so quanto spazio gli darò, però è un giocatore che mi è sempre piaciuto. Per Radanovic è un giocatore che partirà dalla primavera perchè è ancora ragazzino, poi quando lo avrò a disposizione l'anno prossimo vedremo."

DE SANCTIS: "Complessivamente abbiamo fatto una buona gara anche se il Parma ci ha messo in difficoltà perchè stanno molto bene fisicamente, hanno grande grinta, ci hanno pressato. Comunque la nostra è stata una bellissima prestazione, il risutlato ci carica, il cammino è ancora lungo ma la vittoria di oggi è importantissima. Se proprio vogliamo vedere qualche cosa che non è andata è stata quella di non chiudere subito la gara in tutte le occasioni che abbiamo avuto. Siamo alla 22esima giornata, la classifica è di un certo tipo, questa squadra che negli ultimi tre anni e mezzo ha regalato grandissimi soddisfazioni alla propria gente, adesso è in una certa posizione e sicuramente il nostro obiettivo è di ritornare in Champions, poi a fine campionato vedremo dove saremo arrivati. La gara con la Juve? Certo sentire quei tipi di discorsi dopo il 94esimo e la parola vergogna che ho sentito, credo vada usata su quello che è stato detto nel dopo gara, sono stati fatti riferimenti alla proveninenza degli arbitri, ma la Juve usa spesso l'arma della pressione psicologica per farsi valere in campionato. Dopo la gara di Pechino ho condannato l'attegiamento della mia squadra e della mia società di non presentarsi alla premazione, sono stato l'unico non ammonito, però dopo quella gara le istituzioni hanno preso delle decisioni, spero che le stesse istituzioni prendano le stesse decisioni anche in questa occasioni. La reazione è stata spropositata in campo come lo sproloquio fuori campo, tra l'altro sembra che Chiellini non fosse nemmeno nella lista e che quindi non potesse essere a bordo campo. Il mio rinnovo? Se a 36 anni, una società come il Napoli, mi propone un rinnovo di due anni, vuol dire, senza voler essere presuntuoso che il Napoli ha bisogno del sottoscritto. Però devo dire che anche io ho valutato giusto restare nel Napoli che è la squadra è l'ambiente ideale per essere protagonisti in serie A."