10 Maggio 2003 -- Ecco le pagelle di CalcioNapoliNews.it
RUSSO 10: Il suo ritorno in campo ha segnato il momento più bello ed emozionante della gara. L'ovazione con il quale è stato accolto dal san Paolo è l'inno più sincero al gioco del calcio. Indipendentemente dalla sua prestazione, la corsa, la grinta ed i tackle sfoderati in campo, dimostrano che il Napoli può contare su di lui. Bentornato Massimo!
MANITTA 6: Alla fine la Triestina non ha quasi mai tirato in porta, ma nelle poche circostanze in cui è stato chiamato in causa non si è fatto sorprendere. Sicuro nelle uscite, nessuna colpa sul gol.
MARTINEZ 6: Chiamato soprattutto a compiti di copertura ha tenuto bene la sua zona di competenza e nella prima parte della gara tenta anche qualche sortita. Poi nella ripresa è costretto a rimanere rintanato offrendo il contributo di grinta e determinazione al bunker eretto davanti a Manitta.
D'ANGELO 6: Per tutta la gara si è mostrato attento e concentratissimo, prima tenendo alta la squadra e poi piazzandosi in area di rigore per consolidare il muro sul quale gli avanti della Triestina sono andati a sbattere praticamente per tutta la durata della gara, tranne che nell'occasione del gol.
BALDINI 5,5: La sua prestazione è stata di ampia sufficienza, ma a condizionarne il giudizio è l'indecisione in occasione del gol del pari, quando non riesce ad intercettare la palla e si lascia sfuggire Zanini. Per il resto della gara ha formato con D'Angelo un vero frangiflutti davanti alla porta di Manitta.
SAVINO 6,5: Una sorpresa positiva nel ruolo di terzino sinistro. Tiene a bada Zanini con bravura e si fa trovare pronto in alcune circostanze anche nella sovrapposizione. Dal suo piede il cross più pericoloso della gara. Nella ripresa passa a destra dove tiene ottimamente il campo. Forse la miglior prestazione da quando è giunto all'ombra del Vesuvio.
VIDIGAL 6: Nei primi 20 minuti è pressocchè onnipresente in ogni zona del campo, attaccando, contrastando e lanciandosi in percussione. Cala insieme al resto della squadra quando la Triestina prende il sopravvento ed è costretto ad inseguire palloni ed avversari nella propria metà campo. Da quel momento soffre e suda, ma non riesce quasi mai a ripartire.
MARCOLIN 6: Metronomo impeccabile nella prima mezz'ora quando la squadra gioca alta e cortissima ed impone il proprio gioco sull'avversario. Poi quando la squadra va in sofferenza, si piazza davanti alla difesa e spesso funge da difensore aggiunto nel fortino azzurro. Offre un valido contributo in copertura, ma in tal modo azzera pressocchè totalmente la possibilità di costruzione del gioco.
MONTEZINE 5,5: Molto pimpante nella prima mezz'ora quando la squadra gioca molto alta e lo chiama spesso al palleggio. Cerca la giocata e apre qualche buon varco nella trequarti avversaria. Poi cominicia a soffrire quando la Triestina prende il sopravvento in mezzo al campo e progressivamente va sempre più in difficoltà, anche perchè forse in ritardo di condizione. Sul finale del primo tempo sciupa una ottima palla-gol.
STELLONE 6: Fa l'attaccante solo per i primi 30-35 minuti, durante i quali oltre ad un colpo di testa forse rimpallato con braccio, riesce solo ad offrire il suo contributo in grinta e determinazione. Poi si trasforma in mediano, tornando nella propria metà campo a dare una mano in fase di copertura. Apprezzabile la generosità e l'impegno.
DIONIGI 7: Due gol dal dischetto in circostanze sportivamente drammatiche come quelle venutesi a creare al san Paolo, non sono per tutti. E' dunque giusto tributare un doveroso riconoscimento ad un calciatore che si conferma cecchino infallibile, con i nervi d'acciaio. La sua gara è stata fatta inizialmente di grande movimento e mobilità nei pressi dell'area di rigore avversaria. Poi viene abbandonato a se stesso per gran parte della gara tra le grinfie della difesa avversaria: nonostante la mole di lavoro svolta, mantiene la lucidità necessaria per trasformare il rigore decisivo a quattro minuti dalla fine.
PASINO 5,5: Il suo gioco è stato assecondato solo nella parte inziale della gara, quando viene chiamato sovente in causa. Il risultato non è eccezionale, se si escludono un paio di buoni traversoni. Poi la gara per lui diventa quasi impossibile quando la squadra smette di giocare, arretra nella propria metà campo e si trasforma in un fortino.
BOCCHETTI 6: Il suo ingresso in campo viene salutato da tanti fischi, che ne mettono a dura prova la tenuta nervosa. Sul campo reagisce abbastanza bene, offrendo un buon contributo in fase di copertura ed anche in qualche tentativo di incusione. Dopo il gol dello svantaggio è tra quelli che più dimostrano determinazione nel tentativo di riacciuffare la vittoria.