Il Napoli espugna il Ferraris Marassi con un gol di Cavani su rigore procurato da Hamsik e si conferma al vertice.
30 Settembre 2012 -- PROLOGO - Clima infuocato al Luigi Ferraris di Genova per l'importantissima sfida tra Sampdoria e Napoli, ovvero le attuali terze e seconda in classifica. Per i padroni di casa, il ct Ferrara, costretto a fare a meno di Maxi Lopez e Maresca squalificati e di Pozzi, Poli, TIssone e JuanAntonio infortunati, si schiera con un 4-3-3 con in porta Romero, poi difesa a quattro con Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa, a centrocampo Munari, Krsticic e Obiang, in attacco Eder affiancato da Soriano ed Estigarribia. Per quanto riguarda il Napoli, l'altro grande ex della gara, Walter Mazzarri, col solo Britos out pe rinfortunio, si affida al 3-4-1-2 che mercoledì sera ha battuto la Lazio, con De Sanctis tra i pali, poi Campagnaro, Cannavaro e Gamberini preferito ad Aronica, a centrocampo Maggio, Inler, Beherami e Zuniga, quindi Hamsik alle spalle di Pandev e Cavani. Dirige la gara il signor Tagliacento della sezione di Terni, uno dei 'magnifici sei' che diressero il tanto criticato incontro di Pechino contro la Juve.
PRIMO TEMPO - E' subito pericolosa la Samp al 1' si salva il Napoli con Campagnaro che devia in angolo il tiro di Estigarribia. Risponde il Napoli al 4' con un tiro debole di Pandev bloccato a terra da Romero senza problemi. Mazzarri comincia ad agiatrsi perchè il Napoli gioca sottotono con la Samp che va a pressare i difensori azzurri per indurli all'errore nella ripartenza. C'è poco momvimento da parte dei giocatori partenopei e la manovra ed il gioco latitano. Al 14' l'azione più pericolosa per il Napoli con il pallonetto di Maggio che termina alto sulla traversa su lunghissimo lancio di Campagnaro direttamente dal fallo laterale quasi a metà campo. Al 21' brutto colpo per Beherami che riceve una gomitata sullo zigomo da Munari ed è costretto a ricorrere ai punti perdendo tanto sangue al punto da dover cambiare anche maglia, ma nessuno della sestina arbitrale vede niente. Al 23' colpo di testa di Gastaldello alto sulla traversa con la difesa azzurra elusa. Al 24' su cross di Zuniga, ponte dall'altro lato di Maggio con Romero che allontana coi pugni, poi Gamberini su un traversone dalla destra non ci arriva per poco. Al 28' sinsitro di Soriano, bloccato a terra da De Sanctis, intervento non facile perchè il tiro passava tra un nugolo di gambe. La gara pocede senza grosse emozioni almeno fino al 41 quando c'è un brutto fallo di Objang ai danni di Inler, col giocatore della Samp che viene ammonito, Mazzarri protesta e viene prima redarguito e poi espulso. Si va così al riposo col punteggio fermo sullo zero a zero.
SECONO TEMPO - La ripresa comincia sulla falsa riga del primo tempo, anche se la Samp appare un po' più morbida, anche perchè nei raddoppi e nel pressing rispetto al primo tempo. Le emozioni e le azioni continuano a latitare. Al 10' un pasticcio in area azzurra tra Cannavaro e De Sanctis sta per regalare palla ad Eder, poi per fortuna De Sanctis riesce a fare sua la sferala sua. Al 13' un brutto fallo di Costa su Maggio viene punito solo ocl giallo. Frustalupi, forse su indicazioni di Mazzarri, toglie Pandev ed inserisce Insigne. Al 21' Hamsik, lanciato da Inler, salta si incunea per vie centrali e viene steso appena sulla linea d'area di rigore da Gastaldello che viene espulso per doppio giallo: è rigore per il Napoli. Al 22' Cavani porta il Napoli in vantaggio piazzando il pallone a destra, col portiere Romero che intuisce la traiettoria ma non riesce ad arrivarci perchè la palla è a fil di palo a mezz'altezza. Nella Samp esce Munari ed entra De Silvestri. Al 30' un destro di Insigne viene bloccato da Romero. Al 35' ci prova ancora Insigne col suo destro che esce di poco fuori sul primo palo. Al 38' destro di Cavani su calcio piazzato bloccato in due tempi da Romero. Ferrara inserisce Icardi per Soriano, mentre Frustalupi inserisce Dzemaili per Hamsik. Gli azzurri si rintanano nella propria metà campo difendendo il vantraggio striminzito, mentre la Samp si riversa in attacco all'arma bianca alla disperata ricerca del pareggio che però non arriverà. Nei restanti minuti di gara non resta che segnare l'ingresso di Poulsen per Berardi e di Mesto per Maggio.
CONCLUSIONI - E' stata una brutta partita col Napoli che ha sofferto oltremodo l'aggressività e la determinazione della Sampdoria. La squadra allenata da Ferrara ha fatto veramente una bella gara, chiudendo tutti gli spazi ed andando subito al raddoppio sugli esterni e sui difensori azzurri al momento di impostare l'azione. Questo ha comportato un enorme dispendio di energie e così nel secondo tempo i blucerchiati hanno calato il ritmo e così gli azzurri sono venuti fuori. In generale non è stata una bella partita con la squadra di Mazzarri che ha sofferto più del dovuto. Alla fine ha prevalso la maggiore classe dei suoi uomini, in particolare con Hamsik che ha cominciato ad incunerasi tra le linee avversarie fino all'azione spettacolare che lo ha portato in area doriano dove poi è stato atterrato da Gastaldello poi espulso per doppio giallo (era stato già ammonito in precedenza). Cavani ha messo il sesto sigillo sulla vittoria azzurra grazie al rigore realizzato a fil di palo, con Romero che aveva intuito la traiettoria. Grande prestazione in difesa dell'ex Hugo Campagnaro, uomo a tutto campo, per il resto è stata una vera e propria battaglia anche grazie alla complicità di Tagliavento che ci ha messo un po' prima di carburare e cominciare a giudicare con precisione e chiarezza, esasperando gli animi sia dei padroni di casa che degli ospiti portando all'espulsione di Mazzarri che ha poi alimentato il mito di Frustalupi portafortuna (con lui in panchina il Napoli ha sempre vinto). Sotto tono la prestazione di Pandev, ottimamente sostituito nella ripresa da Insigne che ha sfiorato il gol in un paio di occasioni. Gli azzurri restano agganciati alla vetta a pari punti con la Juve con cinque vittorie in sei gare e con sei punti in più rispetto alla scorsa stagione mentre comincia ad allungarsi il distacco dalle inseguitrici. Mazzarri, dunque potrà festeggiare al meglio il suo 51esimo compleanno e preparare con calma la trasferta europea col PSV.