03 Maggio 2003 -- Al triplice fischio finale di De Santis, che ha sancito la sconfitta del Napoli a Palermo, intorno al Napoli si è materializzato l'incredibile incubo della serie C: milioni di tifosi sparsi nel mondo sono in preda ad una disperazione cupa sembra e tutto l'ambiente intorno alla squadra sembra sul punto di precipitare in un pozzo senza fondo.
Certo, la sconfitta di Palermo - in attesa dei risultati delle altre concorrenti impegnate stasera - mette il Napoli in una condizione difficilissima, ma il vero pericolo è che la rassegnazione prenda il sopravvento mentre mancano ancora cinque giornate alla fine del campionato, con quindici punti a disposizione che rendono durissima, ma non impossibile la corsa alla salvezza.
Contro questa incombente minaccia, è sceso in campo Salvatore Naldi nel tentativo di dare una scossa e di evitare che il Napoli precipiti in una crisi che in questo momento del campionato sarebbe devastante.
"La salvezza è ancora assolutamente possibile" ha detto il presidente, assicurando che la squadra e l'allenatore non si sono arresi e che sono pronti a tornare alla vittoria sin dalle prossime gare, confidando anche sull'aiuto del pubblico partenopeo.
"La sconfitta di Palermo e alcuni episodi molto sfavorevoli che l'hanno accompagnata - ha detto Naldi - hanno reso più gravoso un finale di stagione che già si sapeva carico di difficoltà. Vedo in citta' molta delusione e scoramento; sono sentimenti che mi sembrano rischiosi, perchè possono portare ad una rassegnazione anticipata e generalizzata, che in qualche maniera potrebbe influenzare anche la squadra".
Per il patron del sodalizio azzurro "una cosa, invece va assolutamente evitata: che la sensazione di paura ci schiacci ancor piu' di quanto oggettivamente già non ci pesi addosso".
"Io penso - ha dichiatato Naldi - che ci sia ancora tempo per lottare, e fin quando questo tempo ci sarà, per poco che sia, tutti dovremo farlo, ciascuno nel suo ruolo, al massimo delle possibilità, e speriamo con migliori risultati".
Quanto alla sconfitta col Palermo, il presidente ha ammesso che la squadra "non ha reso secondo le aspettative", ma poi ha voluto sottolineare "gli episodi sfavorevoli" che l'hanno condizionata: "il gol dopo una manciata di secondi, la traversa di Stellone che avrebbe potuto dare il pareggio, il secondo fortunoso gol del Palermo con una nostra autorete, il rigore negatoci, che avrebbe potuto propiziare il 2-2".
"Gli errori fanno parte del gioco - ha osservato Naldi - e purtroppo per noi sono sempre dietro l'angolo. Ma è inutile adesso contarli. E' il momento invece di tirar fuori tutta la forza, l'applicazione e l'attenzione possibile per ritrovare la capacità di vincere. E' quell'applicazione massima, di cui non ho mai dubitato, che mi aspetto ancora e sono sicuro di riscontrare da parte della squadra e dell'allenatore".
"E sono altrettanto convinto - ha concluso il presidente - che nessuno del Napoli vuole arrendersi. Scacciamo la paura e torniamo a vincere, con il contributo di tutto l'ambiente e soprattutto della tifoseria che, come sempre, non ci farà mancare il suo determinante sostegno".