«Mazzarri resta a Napoli. Vuole tre rinforzi di qualità»
28 Maggio 2012 -- L'attaccante del Napoli Cristiano Lucarelli è intervenuto oggi a Radio Kiss Kiss Napoli: «Mazzarri? Se c'è stato un rischio che il Napoli perdesse Mazzarri c'è stato l'anno scorso, adesso c'è solo la voglia di trovare quei tre-quattro giocatori capaci di far fare il salto di qualità agli azzurri. Il Napoli ha progetti importanti e questi progetti devono passare assolutamente per Mazzarri, con il nostro tecnico c'è un rapporto di grande stima, infatti sono convinto che un allenatore più idoneo di Mazzarri in una piazza come Napoli non ci sia. Tutti i miei compagni di squadra sono sulla mia stessa lunghezza d'onda. Il mio rapporto con il Napoli è chiuso e quindi posso dire tranquillamente queste cose, Mazzarri è un allenatore che non fa solo l'allenatore. In questo momento in Europa non esiste un allenatore più idoneo di lui».
IL FUTURO - «Ho vissuto a Napoli due anni positivissimi sotto ogni punto di vista, tranne naturalmente il periodo in cui ho patito per l'infortunio al ginocchio. Ho avuto soddisfazioni sotto ogni punto di vista, certo mi è rimasta ancora la voglia del gol, ma i problemi fisici dell'anno scorso e quelli di abbondanza nel settore di quest'anno non mi hanno permesso di dare il mio contributo sul campo, ma credo che nonostante questo ho tenuto sempre un comportamento impeccabile dal punto di vista professionale. Il mio futuro? Ho ancora voglia di fare gol, poi si vedrà più in là se farò anche io l'allenatore».
LAVEZZI - «Lavezzi è forte di suo e non ha bisogno delle lezioni di Lucarelli per migliorare il suo bottino personale. Però io gli ho sempre ripetuto che lui è un giocatore da 15-18 gol all'anno, ha dei mezzi notevoli. Poi restavamo insieme a fine allenamento e ci allenavamo, gli ho fatto capire che è molto bello fare gol, e non non è bello solo la giocata fine a se stessa o realizzare un assist, ma gli ho fatto capire anche che per un attaccante è importante fare gol. Non ho mai sentito che avesse voglia di andar via, ero vicino a Lavezzi nello spogliatoio e non mi ha mai manifestato la voglia di abbandonare questa piazza, però il Pocho spesso mi raccontava di avere il bisogno di vivere la città in maniera normale. Spesso subiva un assedio da parte dei tifosi, quando aveva il desiderio di fare una passeggiata tranquilla con il figlio, quelle rare volte che Tomas lo raggiungeva dall'Argentina, non riusciva a cammninare per strada in maniera indisturbata. Questa cosa lo faceva soffrire, però da qui a dire che vuole andare via ce ne passa. Ho parlato con lui fino a poche ore dalla finale di Coppa Italia e mi sembrava concentratissimo sull'obiettivo e sulla grande voglia e determinazione di portare a casa la Coppa Italia. Non ho percepito la sensazione di parlare con uno che era arrivato al suo capolinea a Napoli. Questo in passato l'ho avvertito quando ti trovavi in situazioni dove c'erano calciatori che si sentivano a fine stagione stanchi e dentro covavano quella sensazione di aver dato tutto e che l'anno successivo non si sarebbe potuto fare di meglio. Il Napoli è una squadra in ascesa ed il bello sta arrivando proprio ora, il Pocho l'ho visto stanco in una stagione che ha messo a dura prova tutti, si giocava ogni tre giorni e non c'era il tempo di recuperare. Alla fine si è sentita solo l'esigenza di riposarsi dopo questi ritmi logoranti. Ripeto da parte sua non ho avvertito la volontà di lasciare Napoli a tutti i costi e poi con tutto il rispetto trentuno milioni di euro, in questi tempi di crisi, non sono pochi, devi trovare un grande estimatore disposto a sborsare questa cifra consistente. Non sono convinto che lui vada via. Parigi o Milano sponda Inter? Onestamente non ho mai avuto la possibilità di parlare di queste cose, un mio parere da sportivo è che se fosse una questione economica la sua scelta sarebbe Parigi, se invece fosse una situazione ambientale direi Inter perchè lì c'è una grande colonia di argentini».
(FONTE: CORRIEREDELLOSPORT)