21 Aprile 2012 --
Cavani: "Era importante vincere ed ottenere i tre punti al di là di come sarebbero arrivati e di quanti ne sarebbero arrivati se due, tre, cinque, uno. Era importante anche per dare una risposta a noi stessi. La Champions? Abbiamo sbagliato a pensare a quello che avevamo lontano, l'anno sta finendo, le forze sono diminuite, quindi pensiamo a preparare ogni partita col massimo della concentrazione per vincere. Io qua sono felice, la mia famiglia sta bene qua, le cose della società le lasciamo alla società. IO cerco di lavorare e di dare sempre il massimo fino all'ultimo giorno che sarà qui, non so fino a quando sarò, ma il mio impengo adesso è dare tutto per questa maglia e per questa città".
Mazzarri: "Ho visto grossi progressi, era una partita da fare come abbiamo fatto per riacquisire autostima e fiducia nei propri mezzi. Dopo tre partite perse poteva subentrare la sfiducia, quindi bisognava fare risultato, oltretutto non abbiamo preso gol. La classifica non la guardo, la squadra è giovane soprattutto in certi reparti e la squadra deve crescere ed imparare a stare a certi livelli. Questa è una piazza che ha tante pretese, tutto e subito non si può fare, almeno noi addetti ai lavori dobbiamo essere equilibrati nelle valutazioni, poichè qua al primo passaggio sbagliato ti criticano, quindi se si vuole fare sempre risultato, arrivare primi, secondi ed alzare sempre l'asticella, non si possono impiegare giovani. Abbiamo sempre sposato il credo di migliorarci e di arrivare quanto più in alto possibile. Nel calcio quando si perde non c'è mai un motivo solo, ma sono tante combinazioni di situazioni e di fatalità dove magari al primo e unico tiro ti fanno gol e perdi di fiducia. Vedere il Chelsea ed il Bayern nelle prime quattro della Champions, due squadre a cui abbiamo dato filo da torcere dà anche il senso ed il valore di quello che abbiamo fatto dopo 21 anni. I giocatori giovani che vengono da un paese sudamericano impiegano più tempo ad ambientarsi, se guardiamo a Sanchez che oggi gioca nel Barcellona, ci ha messo tre anni prima di esplodere a Udine. Bigon ha preso Vargas per cominciare a farlo ambientare, dobbiamo dare fiducia ma soprattutto far crescere questi giocatori con calma, mi hanno chiesto anche di Insigne. Lui sta facendo bene, la società ha fatto bene a darlo per farlo giocare, poi la prossima stagione si vedrà si faranno tutte le valutazioni adeguate. Qua si parla solo di arrivare terzi, ma io dico che anche arrivari quarti non è la stessa cosa di arrivare sesti. Noi dobbiamo puntare ad arrivare il più in alto possibile. Il Napoli è il terzo anno che si è garantito dopo 21 anni, il terzo accesso consecutivo all'Europa, qualsiasi essa sia. Diversi giocatori importanti non sono al top come lo erano un paio di mesi fa. Dobbiamo tenere alta la concentrazione. Purtroppo ci sono dei momenti in cui anche se si vuole fare delle cose le forze non ce lo consentono, ecco perchè è importante l'apporto ed il sostegno dei tifosi sempre, perchè se vedo un lavativo, il primo a cacciarlo sono io. Dobbiamo dare il massimo sempre fino all'ultimo minuto. Vargas ha fatto il suo, mi è piaciuto che ha perso palla, ha rincorso l'avversario e l'ha recuperata e questo è il principio, ma Vargas è un investimento per il futuro."
Tesser: "Sul primo gol ha sbagliato il portiere, sono cose che succedono e nel calcio ci sta, il problema è che noi spesso creiamo occasioni che passiamo noi palla all'avversario. Dobbiamo cambiare registro altrimenti diventa difficile. Peccato perchè dopo i primi minuti del Napoli la partita si era tranquillizata e non stavano più creando pericoli. Ho fatto dei cambi forzati per situazioni fisiche. Ci sono stati dieci minuti dopo che abbiamo preso il primo gol, ci siamo abbassati troppo, abbiamo commessi altri svarioni. Comunque non siamo mai stati passivi ed abbiamo comunque cercato di mettere in difficoltà il Napoli senza dimenticare la forza dell'avversario che avevamo difronte."
Cannavaro: "Oggi dovevamo vincere a tutti i costi magari dando anche qualcosa in meno dal punto di vista dello spettacolo, è arrivata così, per fortuna è arrivata bene. Crediamo ancora al terzo posto, abbiamo il diritto di crederci, lo dobbiamo ai nostri tifosi, però non dobbiamo pensarci ad ogni vittoria, ma guardare a gara dopo gara. Non dobbiamo pensare neanche alla finale di Roma, ma pensare adesso solo al Lecce e cercare di arrivare quanto più in alto possibile. Abbiamo capito che ogni gara non puoi permetterti di mollare niente. Al di là del fattore fisico c'è anche un fattore mentale soprattutto quando passi da stadi tipo il Chelsea a stadi minori di serie A. L'esperienza in Champions ci è servita per capire questo e se un domani dovessimo tornare in questa competizione sapremmo come affrontare quelle gare che tutti danno per scontate. Fino ad oggi abbiamo avuto un gioco bello quando abbiamo usato le fasce, la nostra forza è la profondità di Maggio e di Zuniga e Dossena. Ci è mancato in fase difensiva un po' di ferocia da parte di tutti e quindi abbiamo avuto qualche risultato in meno. Non penso che per un giovane sia difficile adattarsi al nostro calcio, ma è importante dosare l'inserimento, soprattutto quando davanti hai gente come Cavani, Hamsik e Lavezzi. Abbiamo visto che non è stato facile per Pandev che è un giocatore importante e di spessore, figuriamoci come può essere per un ragazzo che arriva da un altro continente. OGni tanto pensiamo alla gara col Chelsea, lo ammetto, ma questo punto speriamo che vada quando più avanti possibile così abbiamo l'alibi che abbiamo perso contro una squadra che ha fatto la differenza. Sono contento per il gol, ma soprattutto per la vittoria, è stato difficile stopparla perchè non l'ho controllata bene. Ci sono giocatori che hanno giocato tantissimo e sinceramente ci vorrebbe un po' di benzina. A Lecce sarà dura ma, se riusciremo a fare punti ci potrà dare la spinta per tentare ancora qualcosa di importante".