23 Aprile 2003 -- "Per anni la tifoseria del Napoli ha rappresentato un'isola felice in un mondo del calcio già agitato da schegge di violenza impazzita. Da più di qualche anno quell'isola felice non esiste più".
Questa la dura denuncia del presidente del Napoli, Salvatore Naldi dopo la notizia dell'arresto di sette persone, individuate come supporter della squadra partenopea, accusate di tentato omicidio dopo l'accoltellamento di un tifoso laziale su un'area di servizio dell'autostrada al rientro dalla trasferta a Livorno.
Le parole di Salvatore Naldi suonano per certi versi anche coraggiose: non è per nulla scontato, nel mondo del calcio professionistico, ascoltare dalla voce di un presidente di una società di calcio, una così drastica e decisa condanna della parte violenta del tifo, che spesso sono in stretta connessione con i gruppi del tifo organizzato.
Da Naldi, infatti, è giunto un chiaro e deciso invito rivolto al pubblico napoletano ad isolare le frange violente del tifo ed a denunciare quelle che Naldi ha definito le "mele marce".
Il presidente del Napoli so è detto "convinto che quegli episodi di violenza appartengono ad una minoranza che nulla ha a che fare con la massa di sostenitori, che sa interpretare anche la rivalita' di squadra e dei colori sociali nell'ambito di un sano e corretto agonismo".
"Ma quelle frange di tifosi impazziti debbono essere isolate e l'isolamento deve partire dalla grande massa dei tifosi corretti che, laddove possibile, debbono anche denunciare 'le mele marce' con cui venissero in contatto. Il calcio, e con esso il Napoli, non ha bisogno di questa tipologia di tifosi che non deve avere cittadinanza in alcuno stadio".
"Credo giusto - ha proseguito - in questo momento rivolgere un sentito ringraziamento a tutte le Forze di Polizia e dell'ordine pubblico per l' impegno intenso, e spesso non riconosciuto, che profondono nel combattere la violenza all'interno e al di fuori degli stadi. Se vogliamo vincere questa battaglia sara' grazie a questo impegno e con la collaborazione di ciascuno di noi che potremo riuscirci".
L'appello di Naldi suona tanto più significativo in quanto giunge all'immediata vigilia di una gara delicatissima sotto il profilo dell'ordine pubblico, cui il presidente ha fatto esplicito riferimento: "Contro la Salernitana - ha affermato il presidente - mi aspetto un sostegno fortissimo da parte del pubblico, della stessa intensita' di quello che seppe accompagnare la squadra nella vittoriosa gara con il Vicenza".
"Ma, per favore - ha concluso Naldi - nessuna intemperanza, nessun eccesso di agitazione. Rispettiamo gli avversari senza confondere lo sport e l' agonismo con gli atti di violenza".