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"Il pareggio ancora brucia. Ora pensiamo al Lecce"
Mazzarri a Radio Marte parla della gara con la Juve, del Lecce e del match col Villareal.

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01 Dicembre 2011 -- Nel primo pomeriggio, prima dell'allenamento pomeridiano, Walter Mazzarri è intervenuto in diretta a Radio Marte Sport Live: "Il pareggio con la Juve brucia ancora - ha detto ritornando sulla gara di martedì scorso contro i bianconeri - Dopo il 3 a 1 dovevamo portare la gara a casa, per come sono fatto io sto ancora male. Oggi dobbiamo correggere gli errori fatti nel finale, al di là della stanchezza. Sabato chiunque giocherà vorrei che fosse sostenuto alla luce del fatto che dovrò cambiare giocatori importanti che sono arrivati al limite. Gol presi con la Juve non si sono mai presi nella gestione. I titolarissimi hanno fatto errori dovuti alla stanchezza e sarà obbligato a cambiarli in una gara trappola, sarà una gara molto dura e difficile".

"Penso alla partita col Lecce, ma con lo sguardo già alla gara col Villareal e poi a quella col Novara. Quindi sabato è probabile che scenderà in campo un reparto non molto affiatato, ma ho bisogno di forze fresche. Tutti insieme, pubblico compreso, spero che riusciremo a superare questo ostacolo. Valuterò se far giocare Grava o Fideleff dal primo minuto, devo capire fino in fondo come stanno. Gianluca è un giocatore affidabile però non ha mai preso parte ad una partita, perchè un conto è fare bene gli allenamenti come sta facendo, un conto è poi giocare una partita vera dopo un anno. Il Lecce è una buona squadra, giocano meglio fuori casa e tante volte non hanno fatto punti anche per un po' di sfortuna. Al 95' dobbiamo fare i tre punti come vengon vengono, ripeto, non mi interessano!"

Mazzarri ha poi parlato dei giocatori usciti malconci dalla gara coi bianconeri ed in particolare di Gargano: "È a rischio perchè ha avuto problemi all'adduttore e non so nemmeno se verrà in panchina, valuteremo all'ultimo è quindi dovrebbe giocare Dzemaili. Sull'esterno non ci dovrebbero essere problemi e poi devo ancora valutare le condizioni di Pandev e Cavani. Ci sono ancora due giorni prima della gara per decidere. Col Lecce sarà una partita insidiosa perchè si chiuderà e tenterà di andare in contropiede ed ha i giocatori per farlo. Farò di tutto per non far pensare alla gara col Villareal e far pensare solo al Lecce, anche se loro già lo sanno, solo che a livello inconscio diventa difficile. La partita più difficile in assoluto fino ad oggi - ha poi svelato Mazzzarri - è stata quella col City."

Parlando della prestazione di Pandev e della sua sostituzione con Santana, ha precisato: "Pandev è un giocatore che non si discute, deve solo recuperare la condizione e lo sta facendo. Il cambio, l'ho detto a fine gara, a volte mi sembra di non venire ascoltato, era un cambio che il giocatore mi ha chiesto e la fortuna, ecco perchè pensavo di averla vinta, ha voluto che lui facesse anche gol. Prima della gara gli avevo detto 'Non mi interessa quanti minuti fai, però devi fare 30' da Pandev!'. Per il cambio, penso di aver messo in quel momento il giocatore più idoneo, Santana, uno che doveva dare una mano al centrocampo ed andare a pressare Pirlo, anche per dare l'impressione all'altra squadra di voler continuare a pungere. Sono sereno, non ho rammarico su questo. Anche sul 3 a 1 non volevo dare l'impressione di chiuderci, poi Santana, l'ho detto anche altre volte, con Prandelli ha giocato diverse volte in quel ruolo, sulla carta era il giocatore giusto per pressare Pirlo, dare meno compiti difensivi a Marek e per tentare di fare il quarto gol in contropiede, vista anche la partita di Bergamo, sia dal punto di vista della forma che dell'aspetto psicologico".

Mazzarri ha poi parlato anche della gara di Champions della prossima settimana: "Siamo lì e dobbiamo fare il possibile e l'impossibile per passare il turno col Villareal, spero che vengano tanti tifosi per darci il sostegno perchè non sarà facile vincere. Ci saranno tante difficoltà ma dobbiamo fare di tutto per passare il turno considerato anche il girone che avevamo. Per non distogliere l'attenzione sulla partita di Lecce non parliamo più della gara col Villareal, ne riparliamo dopo la partita col Lecce. Da quando stiamo facendo bene, qualsiasi sia l'avversario, abbiamo solo un risultato su tre a disposizione, cioè la vittoria. Adesso col Lecce sarà importante vincere, non voglio guardare alla prestazione, come vengono vengono ma, dobbiamo fare i tre punti, poi ci sarà la gara col Villareal, altre considerazioni non voglio farne."

Il tecnico è poi ritornato sulla partita con la Juve: "Sul 3 a 1 con la Juve ho fatto il mea culpa anche io perchè pensavo di averla vinta ma, nel calcio come dice Trapattoni, non dire gatto se non ce l'hai nel sacco. Sono molto orgoglioso di questa squadra, la nostra è riconosciuta da tutti come una squadra che gioca bene e che mette in difficoltà tutti. La partita con la Lazio e con la Juve anche se hanno portato solo due punti, dal punto di vista morale sono due partite vinte. Se dovesse andarci bene col Villareal, sarebbe un traguardo storico ed un salto di qualità anche per il calcio italiano che in Champions hanno avuto tante difficoltà tant'è vero che abbiamo perso una posizione e da quest'anno non saranno più 4, ma 3 le squadre che accedono".

Mazzarri ha poi ribadito la difficoltà nel dover allenare al meglio la squadra con poco tempo a disposizione: "Quando sostituii Donadoni, in 15 giorni cambiai la fase difensiva. Il fatto che non ho il tempo per lavorare su certi situazioni tattiche è riscontrabile anche dai 3 gol presi con la Juve e questo mi dà molto fastidio, perchè come sono fatto io, sul piano tattico vorrei sempre intervenire per sistemare queste sistuazioni".

"L'anno scorso quando stavamo perdendo con la Steaua per 3 a 0 nel primo tempo, un tifoso mi disse 'Noi siamo il Napoli, non possiamo prendere 3 gol alla prima uscita in Europa'. Nel momento in cui arrivi a fare la Champions, nel girone nel quale siamo capitati, poteva succedere che magari col City, se giochi con i top, rischi di fare figure meschine e prendere 6 gol come il Manchester United e questo sarebbe stato fastidioso come crescita, come carattere. Ecco perchè in Champions devi giocare sempre con la squadra al top, al di là di chi chiedeva di mollare per puntare sul campionato. Il Napoli non poteva permettersi di fare queste figure meschine, anche per il discorso dei posti Champions che si diceva prima".

A chi gli chiedeva di Chavez, ha risposto: "È un giocatore giovane e molto bravo, ma voi sapete che se porto Chavez in panchina, poi a parte Lucarelli che in questo momento è quello che mi dà meno garanzie per come giocare, dovrebbe rimanere Mascara, Santana. In allenamento mostra di avere grandi numeri, ma preferisco al momento giocatori più di esperienza".

"C'è un connubio tra me ed il popolo napoletano - ha concluso il tecnico livornese - che va al di là di una partita finita male. Ho dato tanto ed ho ricevuto tanto ed è un scambio reciproco che mi rende felice. Una cosa che ci accomuna è che le sconfitte non riusciamo a digerirle, non ci piace perdere e anche pareggiare. Con la Lazio avevo la cravatta, quando nel secondo tempo non riuscivamo a segnare l'ho tolta, poi ho tolto la giacca, ho fatto uno streaptease, ma non è servito. Invece col City non ho tolto niente ed è andata bene. Per vincere farei qualsiasi cosa!"

A cura di F. Angelillo
Redazione CalcioNapoliNews.it