12 Ottobre 2011 -- Sul piede di guerra, Mazzarri: a Casa Napoli il gruppo azzurro a disposizione tenuto a rapporto dal tecnico toscano all’inizio della seduta di lavoro di ieri mattina, in attesa del ritorno dei nazionali. Ha rotto gli indugi il mister che ha avvertito nell’aria un’atmosfera contagiata dagli entusiasmi esplosi per la supersfida di martedì sera con il Bayern. Prima però c’è il Parma, lo ha ricordato a tutti, secondo la sua filosofia: «Una partita alla volta, adesso dobbiamo pensare ai nostri prossimi avversari. Se vogliamo fare strada in campionato, bisogna considerare che il vero match da Champions è la gara di sabato sera contro il Parma. Non è un’esagerazione, per noi è una finale. Al momento è il match più difficile e complicato che ci capita».
Una spallata alla squadra del cuore, un poderoso scossone ai pensieri degli azzurri e dell’intero ambiente, rivolti alla Champions, alla partitissima con il Bayern, il fortissimo team giustamente considerato favorito nel girone della morte. Capitan Cannavaro e i suoi compagni riportati con i piedi sulla terra dal vero leader del Napoli, Mazzarri. D’altronde dopo la sosta i motivi per diffidare del Parma ci sono tutti e il tecnico li ha sottoposti ai giocatori azzurri che nella giornata di domani saranno raggiunti dal Matador Cavani e dagli altri compagni impegnati con le rispettive rappresentative nazionali.
In pratica l’allenatore di San Vincenzo vuole evitare incidenti di percorso, quelli che nella scorsa stagione hanno fatto perdere punti preziosi al Napoli contro le cosiddette piccole: squadre che non vanno sottovalutate giacchè «contro di noi giocano la partita della vita», messi in guardia soprattutto i difensori che insieme con Morgan De Sanctis vantano un record significativo di 378’ di imbattibilità.
Giovinco, la formica atomica va controllata, chiudendo il suo raggio d’azione e bloccando le fonti di gioco del Parma: per Mazzarri vanno accorciati gli spazi tra il settore arretrato e il centrocampo, questa la maggiore raccomandazione per Cannavaro, Campagnaro e Aronica. Tutto sommato non sarà il 4-4-2 di Colomba a creare ansie e preoccupazioni. Semmai il contrario.
G.L
Fonte:Leggo