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28 Giugno 2011 -- Consueto punto di mercato di Aurelio De Laurentiis ai microfoni di Marte Sport Live. L’argomento caldo è quello relativo a Marek Hamsik: “Siamo sicuri che le sue dichiarazioni siano state portate in maniera inequivocabile? Oppure sono state tradotte con astuzia? Comunque una cosa è chiara, quando De Laurentiis definisce un giocatore incedibile, dico il vero. In questo caso parliamo di un professionista che ha dato tanto e ha ricevuto altrettanto dal Napoli. Ha la mia stima, la mia amicizia, è stato criticato, in realtà svolge un lavoro sporco a centrocampo di grande impegno e di grande continuità e questo ‘compito’ non è spettacolare. E’ anche un goleador, è un giocatore tra i migliori in Europa nel suo ruolo. Il merito è anche del Napoli che l’ha allevato e allenato. Poi se arriva un’offerta di quelle che non si può rifiutare, una proposta indecente, la ascolteremo. Non posso quantificarla, deve essere una che ti lascia senz’aria. Ognuno ha dei sogni nel cassetto, ma a volte sono destinati a restare tali. Caro Marek, forse tu vuoi andare in un club superiore, ma posso dirti che il Napoli non è secondo a nessuno. Noi siamo cresciuti tanto. Forse la new-entry nella gestione di Marek, c’entra più del calciatore. Pensa ai suoi affari, è molto navigato, è un professionista che stimo molto. E’ venuto a faccia scoperta con me, ha capito di aver trovato un muro e magari sta cercando dei movimenti per raggiungere uno scopo che si è prefisso. E’ una strategia. Io non faccio sponda a nessuno, ripeto la solita frase. Mettere denaro, vedere cammello. Ora aggiungo: affermatevi, ditemi quello che volete fare. Se le offerte sono effettive e del valore estrinseco del ragazzo, tutto è possibile, tutto è discutibile, tutto è cedibile. Nella vita, avviene questo e altro. Ovviamente anche noi puntiamo a vincere sempre”.
I tifosi hanno definito lo slovacco core ‘ngrato: “I tifosi hanno un loro codice che prevede una reazione immediata. Bisogna ricordarsi che Marek è una persona perbene e non ci ha mai creato problemi. Nello spogliatoio, è corretto. Ripeto, per me è incedibile, poi se qualcuno vuol sedersi al mio tavolo, lo faccia pure. E’ un tavolo costoso. Comunque non ho parlato con Hamsik direttamente, quindi non mi permetto di giudicare. I miei tifosi sono dei passionali, dico soltanto di stare tranquilli e di non farsi fregare”.
Lotito ha scritto al Corriere della Sera che il Napoli è uno dei club che ha avuto un aiuto dal Fisco: “Non l’ho mai considerato una palla al piede del calcio. Evidentemente soffre di un vittimismo che non trova sponda nel sottoscritto. Per quanto riguarda le sue affermazioni, posso dire che sono improprie. Non ho avuto nessun aiuto, ho pagato 32 milioni di euro un foglio di carta e non ho trovato nulla. Ricordo che andammo con Pierpaolo Marino in una tabaccheria per comprare delle magliette e giocare la prima partita di serie C. Nei primi due anni, ho investito 100 milioni di euro. Ho pagato un bello scotto con i due anni di C. Non nego il passato, ho imparato tante cose. Se fossi in lui, sarei più cauto. Ha avuto la possibilità di farsi fare un decreto spalma-debiti”.
Capitolo Pastore o Sanchez: “Pastore non c’entra molto nel nostro modulo e non potrebbe sostituire Hamsik. Sanchez non c’entra niente con Hamsik. La partenza non è immediata, poi se dovessimo accettare una proposta indecente, avremmo qualcuno all’altezza”. Capitolo Criscito: “Noi gli abbiamo offerto 100mila euro in più il primo anno rispetto al Genoa, poi c’era una scaletta di crescita. Sono entrato nella trattativa solo per definire il prezzo con il Genoa. La trattativa con il calciatore l’ha fatta Bigon, ma mi risulta che non sia andata così. Sarebbe stato inoffensivo”.
Capitolo diritti d’immagine: “E’ un problema culturale. Se vado a fare una negoziazione con Brad Pitt o Johnny Depp, io mi siedo con 10 avvocati e di fronte ne trovo altri 10 della controparte. Si discute in maniera normale. C’è un contratto in cui lui mi dà le sue prestazioni di attore e un altro in cui mi cede il risultato della sua opera recitativa in modo che possa usare le sue immagini per il film. La stessa cosa io applico nel calcio. I moduli di Lega sono una paginetta. Ho capito che eravamo alla preistoria. Non si può depositare un contratto con un pre-stampato, i miei hanno una specificità. Il mio obiettivo è non far fallire mai più il Napoli e farlo retrocedere. Bisogna avere la coerenza e la cultura che certe situazioni non accadano. Le multinazionali come Nike e Adidas mettono sotto contratto i calciatori, ma come si permettono? Vi risulta che abbiano fatto un accordo con tutti i presidenti di serie A? Vi risulta che vogliano aiutarci negli stadi. Anche qui c’è una cultura sbagliata, quando un club fa un contratto anche se non fosse interessato a gestire l’immagine, dovrebbe dire al calciatore che è autorizzato a sfruttarla per il tempo in cui sei in un determinato club. Il signor pincopallo ha un contratto con Nike e va benissimo, ma ci deve essere una clausola che prevede l’annullamento quando c’è il trasferimento ad un’altra società che gestisce diversamente i diritti d’immagine. Io sto progettando di fare le scarpe del Napoli e voglio invadere il mercato, qualcuno non può arrivare a casa mia e dire che non posso farlo. Devo pensare ad aumentare il fatturato per essere competitivo. Devo pensare che Nike e Adidas sono pagati da altri 4-5 club per rompere le scatole a noi e non farci crescere. I contratti con la Nike sono lunghissimi e vorrei farli analizzare dai miei legali”.
FONTE: RADIOMARTE