10 Maggio 2011 -- Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, intervenendo alla presentazione del libro "Napoli, passione azzurra" ha parlato della squadra, della futuro dell’allenatore e dei premi Champions, stemperando un po’ la tensione di questi giorni: "In me albergano due anime: quella del presidente e quella del tifoso. Quando sono sugli spalti divento incontrollabile, sono un tifoso e lo sono anche quando entro nello spogliatoio dopo la gara. Dopo la partita di Lecce sono entrato nello spogliatoio da tifoso deluso, deluso di essere andato lì per fare una scampagnata. Come presidente, già sei ore dopo mi ero calmato e mi sono detto ‘Aurelio, non puoi che essere soddisfatto di quanto fatto fino ad ora’. I preliminari sarebbero un guaio dato tutto quello che comportano, anche in sede di mercato. Di notte sogno, ma di giorno faccio i conti con la realtà. Come presidente allora non posso prendermela con Mazzarri e i ragazzi, che hanno fatto un campionato straordinario".
“Mazzarri ha ancora due anni di contratto col Napoli. Per questo finale di stagione mi aspetto almeno un punto con l’Inter ed una bella vittoria con la Juve a Torino. Non credo che la passione di Mazzarri si sia esaurita, altrimenti significherebbe che dietro c’è un retro problema che al momento mi sfugge. Per quanto riguarda i premi Champions – ha proseguito De Laurentiis – ne ho le scatole piene. I calciatori del Napoli hanno tutti per contratto un premio, e quelli che non lo avevano hanno avuto da me la promessa di un premio se fossimo arrivati primi, secondi o terzi. La mia generosità è andata oltre la fase contrattuale. E come se un regista venisse da me a chiedermi un surplus sul contratto perchè il film è andato bene. Gli risponderei: scusa, ma ti ho ingaggiato per fare un film che andasse male? Così come l'anno scorso c'è stata una cena in cui ho fatto un regalo ai calciatori e alle loro mogli, anche quest'anno accadrà la stessa cosa dopo la fine del campionato. Ho intenzione di portarli tutti con me a Capri, anche se loro non lo sanno ancora."
"Mazzarri sapeva bene al momento della firma che andava a sposare un progetto di crescita graduale. Se ora non vuole più farne parte, o non lo condivide, deve venire a dirmelo. Come diceva Totò, siamo uomini o caporali? Noi al primo anno di A siamo andati in Europa, poi ci siamo ritornati e quest'anno ci torneremo ancora. Allora trovatemi un'altra realtà calcistica che abbia fatto passi così da gigante. Noi diciamo che Napoli è la quarta forza del campionato, ma sappiate che alle altre società mica fa piacere questa cosa, anzi, sono incazzati! Allora dobbiamo darci una regolata, e pensare alla squadra tedesca che è arrivata in semifinale di Champions. Dobbiamo aderire al fair play finanziario, e la cosa importante è essere tornati in Europa e fra fruttare il simbolo del calcio Napoli. Nemmeno la Juventus ha il marketing che abbiamo noi, per non parlare della Roma. De Laurentiis non vuol pagare certi stipendi? Chi vuol bene al Napoli non dice certe caxxate"
Per i programmi futuri del Napoli molto dipenderà se l'ingresso in Champions sarà diretto o meno. «Fino a quando non saprò se in Champions ci entrerò attraverso i preliminari o dalla porta principale - ha spiegato - non sarò in grado di fare un programma definitivo». «Ho in mente - ha sottolineato - un programma A ed uno B, che farò dal 22 al 27 giugno, e con la speranza che il Signore ci aiuti».