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"Chi parte? Hamsik mai!"
Show di De Laurentiis al convegno su cinema e sport. Il patron su Mazzarri: "Di solito non licenzio nessuno".

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05 Maggio 2011 -- Più che una lezione universitaria, è stato uno show. Nelle due ore alla facoltà di Giurisprudenza della LUISS c’è tutto il repertorio di Aurelio De Laurentiis: l’uomo, il produttore, l’imprenditore, il presidente. L’aula dove si tiene il convegno “Cinema e Sport” è piena, e piena di studenti fuori sede, molti dei quali proprio di Napoli. Questo il contesto, ma proprio lo stimolo della presenza di tanti allievi-tifosi ha fatto sì che il discorso sia finito proprio sulla squadra e su quel tormentone Mazzarri che rimane tale: l'incontro avuto domenica col tecnico, nella sua abitazione di Pozzuoli, evidentemente non ha chiarito granché. Visto che De Laurentiis glissa sull'argomento.

Ancora gelo con Mazzarri — Gli applausi non si contano: "E’ un piacere essere qui – dice rivolgendosi ai ragazzi -. Mi sento giovane in mezzo a un mare di vecchi". Talmente giovane da non risparmiare neppure qualche espressione “colorita”. Gli studenti prima fanno gli studenti, parlando di cinema, poi si improvvisano giornalisti. In mezzo a tanti napoletani, un romagnolo che si dichiara tifoso della Juventus: "Questo è un problema suo", risponde scherzando De Laurentiis. Poi si passa al Napoli e, a chi gli chiede se Hamsik e Mazzarri andranno via, la risposta è secca, ma incompleta: "Hamsik mai nella vita". Scatta l’ennesima ovazione, ma su Mazzarri il dubbio resta, anche dopo la frase con cui il presidente chiude l’incontro: "Di solito non licenzio mai nessuno, e nel calcio mi è successo una sola volta". Beh, a dire il vero qualcuna in più (senza considerare il d.g. Pierpaolo Marino), ma restando ai tecnici ci sono Reja e Donadoni. Poi dà uno spunto anche di mercato: "A centrocampo e in attacco dovrò rinforzare la squadra".

Critiche a lega e Platini — De Laurentiis ne ha per tutti: dall’autocelebrazione ("Il salto di qualità l’ho fatto quando ho deciso di comprare il Napoli"), fino a una stoccata al mondo del calcio: "Regna l’immobilismo" e poi rivolto a uno sudente: "Se lei venisse in Lega con me, sicuramente si potrebbe scrivere un film comico". L'ultima stoccata a Platini: "E' incapace di fare business. E i preliminari di Europa League sono una iattura, meglio una Superlega che darebbe introiti enormi".

"Quando sono entrato nel calcio non ci capivo nulla, l'unica cosa che ricordo è di aver staccato un assegno di 30mln per acquistare un pezzo di carta. Io come tutta la mia famiglia siamo molto legati a questa città, basta ricordare quando mio padre fece con i De Filippo l'opera Filumena Marturano. La scalata dalla C non è stata assolutamente facile perchè ,dopo che ho acquistato il titolo, non c'era nulla sotto tutti i punti di vista. Sono un fautore del fair paly finanziario tanto da essere stato il primo ad applicarlo in Italia mentre tutti gli altri club pensavano solo ad indebitarsi, il Napoli ha un bilancio sano ed un futuro roseo. Tutto questo è per me motivo di vanto così come l'aver portato il club dal trecentesimio posto al diciannovesimo nella classifica mondiale. Non dimentico nemmeno l'affetto dei tifosi che sono davvero stupendi, basta pensare che al S.Paolo abbiamo superato il milione di presenze ed anche i telespettatori delle pay tv sono cresciuti notevolmente. Siamo sulla buona strada"

A cura di Bruono Galvan
fonte: GAZZETTA DELLO SPORT