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17 Aprile 2011 -- PROLOGO - Il Napoli, incoraggiato dai sessantamila del San Paolo e secondo in classifica, chiude contro l'Udinese la trentatreesima giornata di serie A nel posticipo domenicale delle 20 e 45. Gli uomini di Mazzarri devono mantenere la scia del Milan capolista per essere poi pronti ad approfittare di qualche passo falso dei rossoneri per puntare al vertice. Mazzarri recupera Cavani che ha scontato la squalifica ed anche il Pocho Lavezzi che in settimana aveva avuto problemi alla coscia. Dunque la formazione vede De Sanctis tra i pali, poi Campagnaro, Cannnavaro e Ruiz preferito ad Aronica. A centrocampo Maggio a destra e Dossena a sinistra, nel centro Pazienza con Yebda ancora preferito a Gargano. In attacco il trio Hamsik-Lavezzi-Cavani. Sul fronte avversario, l'Udinese che punta ad un posto in Champions deve fare a meno del capocannoniere Di Natale infortunato insieme all'altro gioiello Sanchez, inoltre Guidolini deve fare a meno anche di Abdil squalificato. Dunque senza gli attaccanti titolari, Guidolin decide di cambiare modulo e di passare dal 3-5-2 ad un 4-4-1-1 con Handanovic tra i pali, poi Benatia, Zapata, Domizzi e Pasquale in difesa, Isla, Inler, Pinzi ed Armero a centrocampo, con Asamoah un po' più avanti e Denis unica punta. Dirige la gara il signor Tagliavento della sezione di Terni.
PRIMO TEMPO - Si gioca prevalentemente a centrocampo dove c'è un gran affollamento di uomini. Al 4' sono gli ospiti a rendersi pericolosi con un tiro da appena dentro l'area dell'ex Denis, deviato in tuffo da De Sanctis, poi la difesa azzurra spazza con Maggio. Al 9' risponde il Napoli con un contropiede di Maggio che partito leggermente spostato a sinistra, serve a destra per Cavani che non calcia di subito, dribla un avversario e poi tenta il tiro a giro sul secondo palo mandando fuori. Tre minuti più tardi è ancora Cavani a sfiorare la rete con un diagonale dal limite che termina di un soffio fuori. Al 32' Dossena crossa dalla sinistra in area dove Handanovic coi pungi respinge senza trattenere ed andandosi poi a scontrare con Cavani che resta a terra, la palla giunge ad Hamsik, ma Tagliavento assegna una punizione all'Udinese, mentre il Napoli reclamava un fallo da rigore su Yebda! Intanto Guidolin è costretto a fare a meno di Isla alle prese con problemi fisici e così deve mandare in campo al suo posto Cuadrado. La partita fino è un po' brutta, perchè l'Udinese fao di tutto per addormentare la gara, badando solo a non scoprirsi e a non far ripartire il Napoli anche con un po' di melina, tanto che Mazzarri già reclama il recupero dei minuti di gioco che si stanno perdendo. Al 38' su angolo dalla sinistra di Lavezzi: è il primo della gara. Sul traversone cadono in area prima Cannavaro, poi Maggio, ma Tagliavento lascia proseguire. 40' pt Lavezzi si inserisce sotto porta su traversone dalla destra di Cavani, ma Handanovic manda in angolo sulla sinsitra, salvando il risultato. Poi sul corner Yebda termina in fuorigioco.
SECONDO TEMPO - Si riprende a giocare senza ulteriori cambi. Al 3' Maggio crossa dalla destra in area dove Pinzi respinge corto di petto, la palla giunge ad Hamsik che calcia in malo modo sull'esterno della rete e poi si dispera. Al 10' al primo tiro in porta della ripresa, l'Udinese passa in vantaggio con Inler, il cui tiro dalla distanza viene deviato forse, dal gomito di Cannavaro e termina nella porta difesa da De Sanctis che non riesce ad intercettare. Il Napoli sembra accusare il colpo ed il sostegno dei 60mila non si fa sentire. Rischiano gli azzurri al 14' su contropiede dell'Udinese con Armero che perde l'attimo per servire a centro area due sui compagni completamente soli e così consente alla difesa del Napoli di salvarsi in angolo sulla sinistra. Al 16' Armero va via a Pazienza e a Cannavaro anche con un po' di fortuna, e crossa in area per Denis lasciato solo da Ruiz. El Tanque stoppa di petto e di destro insacca la rete del due a zero, poi quasi si scusa col pubblico di casa. Mazzarri manda in campo Gargano al posto di Pazienza e Mascara al posto di Yebda, ma la manovra del Napoli è lenta prevedibile e priva di mordente. Al 24' st il tiro di Gargano termina di poco a lato. Al 28' Maggio colpisce la traversa con un colpo di testa ravvicinato. Mazzarri effettua l'ultimo cambio inserendo anche Lucarelli al posto di Dossena. Al 31' c'è il traversone dalla sinistra di Mascra in area per Lucarelli che manda di qualche metro a lato. Rinforza gli argini Guidolin inserendo un difensore centrale come Coda per Pasquale. Al 42' con un po' di mestiere, Lucarelli si fa fare fallo da Domizzi che gli rifila anche un pugnetto sul volto, Tagliavento vede e sancisce il rigore per il Napoli e l'espulsione dell'ex difensore bianconero. Purtroppo il tiro dal dischetto di Cavani è debole e poco angolato e Handanovic lo respinge, poi un difensore bianconero manda in angolo. Guidolin effettua l'ultimo cambio nel primo dei sei minuti di recupero assegnati dall'arbitro mandando in campo Corradi per Armero. Al 46' il colpo di testa di Campagnaro che termina di qualche metro a lato. Al 50' arriva il gol della bandiera per il Napoli con Cavani che solo davanti alla porta dell'Udinese liscia clamorosamente la palla, poi arriva Mascara e mette dentro la rete del definitivo due a uno.
CONCLUSIONI - Il Napoli perde in casa dopo sei mesi in una gara strana e stregata con la traversa di Maggio, il rigore fallito da Cavani ed i gol dell'Udinese nati da anche con un pizzico di fortuna con il tiro di Inler, forse deviato dal gomito di Cannavaro e l'azione del secondo gol bianconero nato da un rimpallo fortunoso di Armero contro Pazienza e Cannavaro. Il Napoli, però, dopo un primo tempo giocato al piccolo trotto si è completamente sciolto nella ripresa. Al di là di un calo fisico di alcuni uomini, c'è stato proprio un crollo mentale, con tanti errori e così la supremazia nel possesso palla è stata sterile mentre l'Udinese è stata brava e cinica a sfruttare due delle quattro palle gol per vincere la gara a dispetto del Napoli che di palle gol ne ha avute otto, ma ne ha sfruttato solo una. Negativa la prestazione di Cavani che ha sprecato due occasioni nel primo tempo, il rigore nella ripresa ed anche nella rete finale di Mascara ha ciccato clamorosamente la palla a tu per tu con Handanovic. Male anche Lavezzi che, sarà anche un caso, ma chissà perchè prima delle festività arriva sempre in diffida e puntualmente si fa ammonire, così salterà la gara col Palermo di sabato prossimo in un momento delicato e decisivo della stagione. Continua la tradizione negativa di Mazzarri con Guidolin che anche lo scorso anno espugnò il San Paolo col Parma, anche quella volta in una gara strana. Troppo lenta e prevedibile la manovra del Napoli per superare il muro difensivo bianconero. Tardivo, forse, l'innesto di Lucarelli e di Mascara con quest'ultimo che forse andava inserito prima al posto di Lavezzi, mai in gara e mai in grado di saltare l'avversario. Resta poi qualche dubbio su delle decisioni prese da Tagliavento nel primo tempo, quando un paio di episodi potevano cambiare la gara in favore del Napoli (vedi spallata Hamsik e possibile fallo da rigore su Yebda). Comunque alla fine è andata così. Per fortuna l'Inter ha perso e anche se il Milan allunga gli azzurri restano al secondo posto. Ci sarà ancora da soffrire e lo ha capito bene il pubblico che a fine gara, nonostante la sconfitta, ha applaudito la squadra. Speriamo che sia stata solo una caduta passeggera e che la squadra sappia riprendersi già da sabato prossimo.