07 Aprile 2011 -- Chiese scusa a tutti i suoi compagni, il Pocho. La squalifica di tre giornate rimediata contro la Roma determinò la cena offerta alla squadra e un grande proposito, quello di riscattarsi sul campo di gioco, indossando la maglia del leader, o quanto meno il compito di trasformarsi in un giocatore decisivo nel far vincere tre partite, per bilanciare i tre match saltati a causa dello sputo all’Olimpico.Beh, Ezequiel Lavezzi è stato di parola, giacchè appena è rientrato in squadra, ha sfoderato gran parte delle sue straordinarie risorse.
Lo ha fatto nelle tre gare successive allo stop forzato imposto dal giudice sportivo, uno stop che gli ha lasciato intendere quanto fosse importante per il gruppo e per i compagni. Non solo, si è pure divertito a diventare la spalla ideale per Messi in nazionale. Uno spettacolo vederli giocare insieme.
Magie del Pocho: in Parma-Napoli (1-3), in Napoli-Cagliari (2-1) ed anche in Napoli-Lazio di domenica scorsa al San Paolo (4-3), la regina di tutte le partite, vinta anche grazie alle qualità assolute del fantasista sudamericano. Ciò rende obbligata la rievocazione dei suoi numeri, proprio nel momento in cui gli toccherà sostituire il Matador al centro dell’attacco, domenica prossima a Bologna.
Lui può, visto che a Parma con un’accelerazione e un cross basso ha dato modo ad Hamsik di andare in gol e di firmare lui stesso il raddoppio dopo l’uno-due con lo slovacco: unanime la critica, 7,5 il voto attribuito al Pocho che una settimana dopo contro il Cagliari al S. Paolo si è procurato un penalty bruciando sul tempo Astori al 4’ del st, rigore trasformato da Cavani. I consensi complessivi determinano un voto elevatissimo: 8. Il Pocho con la Lazio ha invece rimediato un 6,5 per due deliziose punizioni: dalla prima è scaturito il gol di Dossena che ha riaperto la partita e con la seconda ha dato modo a Maggio di servire di testa Cavani, in gol anche lui con un’inzuccata. Per tutto ciò e senza il Matador, Mazzarri a Bologna affiderà il Napoli al Pocho Lavezzi. Ci penserà lui.
Il presidente Aurelio De Laurentiis non avrebbe badato a spese, al punto di mettere a disposizione 3,5 miloni di euro da dividere in parti uguali per tutti i giocatori della rosa a disposizione di Mazzarri. Praticamente Cavani e company intascherebbero più di centomila euro a testa; c’è un premio anche per la qualificazione in Champions, comunque importantissimo e sontuoso.
G.L.
Leggo