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03 Aprile 2011 -- PROLOGO - Nell'anticipo delle 12 e 30 tra Napoli e Lazio, Mazzarri vuole giocarsi tutto senza guardare alla partita di ieri vinta dal Milan contro l'Inter per 3 a 0 e senza fare programmi per la classifica. Il tecnico toscano, che ha lavorato in questi quindici giorni senza i vari nazionali, si affida a De Sanctis tra i pali, poi in difesa rientrano Campagnaro ed Aronica al fianco di Cannavaro, a centrocampo ci sono Maggio, Pazienza, Yebda preferito a Gargano, poi Dossena, in attacco Hamsik, Lavezzi e Cavani. Sul fronte avversario, il grande ex Eddy Reja, deve fare a meno di ROcchi, DIakite, Ledesma, Meghni e Radu infortunati, quest'ultimo tra l'altro anche squalificato insieme a Ledesma e Matuzalem. A sorpresa lascia Hernanens in panchina preferendogli Bresciano per infoltire il centrocampo. Tra i pali c'è Muslera, poi Lichsteiner, Biava, Dias e Garrido, a centrocampo Brocchi, Gonzales, Mauri, Bresciano, quindi Sculli con Zarate in attacco. Dirige la gara il signor Banti della sezione di Livorno. San Paolo esaurito in ogni ordine di posto in tribuna presenta anche Antonio Careca.
PRIMO TEMPO - Si comincia a giocare al piccolo troppo, anche perchè fa caldo. Il Napoli cerca di imporre il proprio gioco senza correre rischi, mentre la Lazio è tutto chiusa nella propria metà campo pronta a ripartire in contropiede. Al 6' una triangolazione tra Lavezzi ed Hamsik in area laziale non si chiude per il tempestivo intervento di Muslera. Al 10' Cavani va via sulla sinistra, arriva sul limite dell'area della Lazio, perde il tempo per calciare poi serve al centro per Hamsik, ma la palla è un po' lunga, quindi Lavezzi termina in furoigioco. Al 13' ci prova Lavezzi con un destro dal limite che viene deviato in angolo. Sul corner ci prova Cavani da fuori area ma calica abbondantemente a lato. Al 20' scatta il contropiede della Lazio con Zarate che fermato in area da Aronica, si aggiusta la palla con un mano, protestano tutti i giocatori del Napoli, ma l'aribtro Banti non ha visto niente, nè tanto meno i suoi assistenti: Per fortuna il tiro di Zarate è debole e De Sanctis non ha difficoltà a bloccarlo. Al 21' Hamsik entra in area dalla destra, calcia a botta sicura sul primo palo, Muslera devia in angolo. Al 24' il passaggio di Lavezzi per Campagnaro il tui ciro viene prima respinto da un difensore della Lazio, poi ancora Campagnaro ci riprova, Cavani prova a deviare la palla con un tocco di piede, ma la palla termina a lato. Al 28' a sorpresa la Lazio passa in vantaggio grazie all'inserimento di Mauri dalla destra: il giocatore della Lazio salata la difesa azzurra ed insacca a fil di palo. 32' pt Mauri, ancora una volta pescato solo in area azzurra, per fortuna stavolta sbaglia clamorosamente ciccando la palla del due a zero. Al 34' clamoroso errore di Campagnaro che regala palla a Mauri che serve per Zarate fortunatamente in fuorigioco: il giocatore si stava involando da solo verso la porta difesa da De Sanctis. Al 37' si rivede il Napoli con un traversone dalla destra di Maggio per Dossena il cui colpo di testa da buona posizione (ma forse partito in fuorigioco non fischiato) termina alto. Al 38' Lavezzi va via sulla sinistra, crossa al centro dove Hamsik non ci arriva per un soffio. Si va così al riposo con la, senza alcun secondo di recupero, con la Lazio in vantaggio per una rete a zero col minimo sforzo.
SECONDO TEMPO - Si riprende a giocare senza cambi e col Napoli che appare acnora in bambola. La Lazio è tutta rinchiusa nella propria metà campo e non lascia varchi ai giocatori azzurri, troppo lenti e previdibili nella manovra, in affanno appena vengono pressati un po'. All'8' un tiro dal limite di Yebda debole e centrale viene bloccato a terra da Msulera senza problemi. Al 12' su traversone in area di Mauri, Campagnaro, in giornata no si perde Dias che con la punta del piede porta il risultato sul 2 a 0 per la Lazio. Mazzarri toglie Pazienza ed inserisce Mascara, con Hamsik che scala a centrocampo. La mossa porta subito i suoi effetti e così al 15' su punizione guadagnata da Mascara e su traversone in area di Lavezzi, spunta alle spalle di tutti Dossena ed accorcia le distanze riaprendo la gara. 17' sul traversone in area, ancora di Lavezzi, impenna la palla un giocatore della Lazio, Maggio di testa rimette al centro per Cavani, che solo insacca la rete dell'incredibile pareggio. Al 22' azzurri graziati con un gol non dato alla Lazio, su tiro di Brocchi dal limite che sbatte sulla traversa e poi va dentro: la terna arbitrale non vede la palla sbattere oltre la linea di porta e poi Banti assegna la punzione al Napoli. Passa un minuto, però e al 23' Zarate va via sulla sinsitra, crossa al centro, De Sanctis smanaccia corto ed Aronica in scivolata si ritrova la palla sul sinistro mandando nella sua porta per il clamoroso autorete che riporta la Lazio in vantaggio. Mazzarri allora inserisce Gargano per Dossena spostano Hamsik sulla sinistra. La squadra dopo un iniziale sbandamento comincia a riproporsi in attacco ed al 36' Cannavaro appoggia di petto in area per Cavani che viene ingenuamente atterrato da Biava ed in quanto ultimo uomo viene anche espulso. Così dal dischetto Cavani al 37ì, spiazzando Muslera riporta il Napoli in parità. Reja corre ai ripari e vuole portare a casa almeno il pareggio e così inserisce Stendardo per Bresciano e poi Floccari per Zarate, mentre Mazzarri vuole vincere a tutti i costi e butta nella mischia anche Lucarelli per Yebda. Al 43' con un pallonnetto di esterno destro, simile a quello realizzato col Cagliari, ancora Cavani beffa Muslera che tocca la palla ma non riesce a deviare fuori dallo specchio della porta e così il Napoli si porta sul 4 a 3. Nei minuti finali, Banti, dopo aver espulso Reja per proteste ed ammonito Sculli e Cavani (che diffidato salterà la gara col Bologna) non se la sente di fischiare un altro rigore netto ai danni del Matador. Alla fine quattro minuti di recupero tutto lo stadio e la squadra può esultare per una vittoria importantissima.
CONCLUSIONI - Il Napoli ottiene oggi un importantissimo successo con un altra gara al cardiopalmo da sconsigliare ai malati di cuore, ma come ha detto anche Cavani, questa è una prerogativa degli azzurri, quella di non mollare mai e di crederci fino alla fine. Il Napoli, non solo si riporta al secondo posto scavalcando l'Inter e portandosi a tre punti dal Milan, ma si porta a +8 punti dalla Lazio, uno delle dirette concorrenti al posto in Champions in attesa, poi dell'altro spareggio con l'Udinese. Facendo un resoconto della gara, diciamo che il Napoli ha meritato la vittoria più per la caparbietà con la quale l'ha cercata nel finale di gara che per come ha giocato. Infatti, come sempre accade contro squadre chiuse, gli uomini di Mazzarri hanno fatto molta fatica, fatica accentuata anche dal caldo primaverile. Dopo un buon avvio, un paio di svarioni difensivi di Campagnaro in giornata negativa, hanno regalato il gol alla Lazio. Diciamo che la difesa è stato il reparto peggiore per gli errori di Campagnaro ed Aronica, ma anche una disattenzione di Cannavaro sul primo gol di Mauri, poi riparato col tocco di petto per il fallo da rigore su Cavani. A centrocampo, bene Pazienza, stranemente sostituito da Mascara che ha dato un impulso positivo alla rimonta del Napoli andando a piazzarsi tra le linee e fornendo diversi traversone. In ombra Cavani fino al gol del due a due, poi devastante e determinmante per la vittoria finale. Sufficiente la gara di Lavezzi, bene Maggio sulla destra, bene anche Gargano, Dossena e Yebda.
A cura di M. Spampanato