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09 Marzo 2011 -- Aurelio De Laurentiis all'attacco. Il Napoli ancora non ha mandato giù i torti arbitrali subiti contro Milan e Brescia che lo hanno allontanato dal vertice della classifica e il presidente non le manda a dire attaccando duramente Milan e Inter e punzecchiando anche la Juve: «Evidentemente il Napoli è una realtà che dà fastidio, come lo sono il Palermo, la Lazio e la Roma. Se il torneo di serie A lo devono fare solo tre squadre, possiamo creare una serie A1 a tre squadre e le altre 17 fanno la serie A2. Così alla fine chi vince nei due gironi si scontra per poter vincere qualcosa», ha detto il patron a margine della presentazione del film "Amici miei" all'Hotel Vesuvio di Napoli. «Sembra quasi che ci siano 17 Cenerentole e 3 Genoveffe. Certo poi c'è pure chi è salito in A insieme a noi, ha fatto peggio di noi l'anno scorso e adesso sta nuovamente dietro di noi, perché il calcio non è un'operazione matematica. Noi diamo fastidio non perché siamo più forti o meno forti degli altri, ma perché abbiamo i conti in ordine. Io preferisco stare al quinto posto con i conti in ordine, qualcosa poi si sfascerà anche dalle altre parti. L'Inter e il Milan sono due realtà più forti del Napoli, sono radicate in questo sistema da più anni. Noi siamo nati nel 2004, siamo in ballo solo da 7 anni».
ERRORI ARBITRALI E MOVIOLA- Il presidente è poi tornato sugli errori dei direttori di gara: «Abbiamo subìto torti arbitrali, è vero. La classifica senza questi torti parla di un Napoli primo, ma fin quando il calcio sarà questo non possiamo fare altro che rispettare le regole. Gli arbitri indovinano e sbagliano. Non ho mai avuto nulla contro gli arbitri, altrimenti non avrei iscritto il Napoli al campionato. Non dobbiamo farla così pesante, in fondo siamo terzi. Fino a quando non arriverà la moviola in campo non possiamo farci nulla. Bisogna mantenere la calma, ma dispiace quando vedi che accusano Mazzarri dicendo che è stato blasfemo, non è vero».
LAVEZZI - Il numero uno azzurro è poi tornato sulla squalifica di Lavezzi, spiegando anche il suo gesto di domenica dopo l'espulsione di Mazzarri: «I nostri devono imparare a rispettare le regole in campo e in panchina. Lavezzi è fondamentale per noi, anche se senza di lui qualche volta abbiamo vinto. Il mio gesto ad incitare i tifosi domenica in tribuna? Non capendo il motivo dell'espulsione di Mazzarri, ho chiesto al pubblico di sostenere il vice allenatore e salutare l'allenatore che usciva dal campo. Io sono presidente e tifoso, se non posso manifestare il mio pensiero non vado più allo stadio. E io ci vado allo stadio per rispettare i tifosi».
IL RUSH FINALE - De Laurentiis ha poi voluto spronare la squadra per questo finale di stagione: «Mi aspetto un rush finale molto importante ed interessante. I giocatori dovranno dimostrare di poter essere da Napoli anche in futuro. Ci sono ancora dieci partite dove bisogna dare tutto. Se amate Napoli, cari giocatori, dovete dare il massimo».
FONTE: CORRIERE DELLO SPORT