07 Marzo 2011 -- Dopo la beffa per il
gol non assegnato a Cavani ed il rigore ai danni di Mascara (tralasciamo quello su Maggio). Si aggiunge la beffa delle decisioni del giudice sportivo. Mentre si sapeva già di Aronica e Dossena giunti rispettivamente all'ottavo e al quarto cartellino giallo, lascia di stucco la squalifica di Mazzarri, non tanto per la squalifica in se, ma per quanto riportato dal referto arbitrale.
Infatti, da questo si legge che Mazzarri, oltre ad essere multato di 5mila euro, è stato anche sospeso per una gara per "per avere, al 34° del primo tempo, contestato platealmente l'operato arbitrale, uscendo dall'area tecnica e rivolgendosi al Quarto Ufficiale con un'espressione
blasfema; recidivo". Questo comunicato, secondo fonti non ufficiali (lo ha raccontato Raffaele Auriemma a Number Two su canale 34), ha mandato su tutte le furie Mazzarri e lo ha amareggiato profondamente, in quanto, da cattolico 'fortemente' credente non ha mai pronunciato un espressione blasfema in vita sua.
Edo De Laurentiis, il figlio del patron, invece è stato inibito a svolgere ogni attività in seno alla Figc e a ricoprire cariche federali ed a rappresentare la società nell'ambito federale a tutto il 15 marzo 2011 per avere, durante l'intervallo, negli spogliatoi, contestato l'operato arbitrale con espressioni ingiuriose.
Nel Parma, invece sono stati squalificati per un turno Paletta e Gobbi.
Infine, a dimostrazione di come anche la giustizia sportiva abbia due pesi e due misure (forte coi deboli e debole coi forti), vi segnaliamo che la Juve ha ricevuto SOLO 35mila euro di multa per avere un suo sostenitore, durante
l'iniziale minuto di raccoglimento, invaso il terreno di giuoco; 2) per avere suoi sostenitori, al
35° del primo tempo, indirizzato un fascio di luce laser nei confronti di un calciatore avversario;
3) per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, nel proprio settore, acceso numerosi
bengala e fatto esplodere numerosi petardi; 4) per avere suoi sostenitori, nel corso dell'intervallo,
lanciato nel settore occupato dalla tifoseria avversaria, alcuni petardi e numerosi bengala.
Mentre il Milan è stato multato SOLO di € 17.000,00 per avere suoi sostenitori, nel corso del primo tempo, nel proprio settore, acceso alcuni bengala e quindi, nel corso dell'intervallo, lanciato numerosi bengala nel settore occupato dalla tifoseria avversaria.
Tutto questo ricordando che per una mini bottiglietta di yogurt che sfiorò il braccio di un guardalinee lo stadio San Paolo fu chiuso per un turno.