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Naldi salva il Napoli contro 'gli squali' (+ audio)
Il presidente sistema i conti, poi in sala stampa rilascia dichiarazioni incandescenti

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04 Aprile 2003 -- Audio delle dichiarazioni di Naldi

La notizia tanto attesa dell'avvenuta ricapitalizzazione societaria passa quasi in secondo piano dopo le dichiarazioni rilasciate in sala stampa dal presidente del Napoli, Salvatore Naldi.

Il patron azzurro, infatti, dopo aver portato a termine l'assemblea dei soci ha rilasciato dichiarazioni di fuoco, in cui ha parlato apertamente di "squali" pronti ad approfittare del suo fallimento, della solitudine in cui è stato lasciato dalle istituzioni e dagli imprenditori cittadini, annunciando anche di essere fermamente intenzionato a lasciare l'avventura nel calcio: "In questo mondo non sono apprezzato, forse è meglio tornare alle attività in cui da anni ho ricevuto consensi".
Ciò nonostante, però, la passione di tifoso resta, così come la forza imprenditoriale che gli ha consentito di salvaguardare il futuro immediato del Napoli.

Unici ringraziamenti per i tifosi e per Giorgio Corbelli, cui il patron azzurro ha anche riconosciuto il merito di aver 'cacciato' Ferlaino: "Ho fatto da banca a Corbelli quando è venuto a Napoli e per questo oggi mi aiuta, perchè aiuta se stesso. Lui che ha conosciuto la galera per essere venuto in questa città, sa bene quello che sto passando e per questo sta collaborando".

Sul fronte strettamente connesso alle scadenze societarie c'è dunque da registrare che le anticipazioni della vigilia sono state confermate: Salvatore Naldi ha provveduto con una possente iniezione di euro (più di quattro milioni) a ripianare le perdite ed a ricapitalizzare la società sportiva Calcio Napoli.
Per il momento, insomma, il Napoli può respirare e guardare con maggiore fiducia al futuro societario e sportivo.

Come detto, però, nel giorno in cui ha effettuato un nuovo grande sforzo economico-finanziario, Salvatore Naldi ha rilasciato dichiarazioni a dir poco incandescenti.
L'imprenditore posillipino ha denunciato con inaudita forza la solitudine cui si trova dal momento in cui ha assunto la guida del Napoli. "Qui nessuno ha capito che io rappresento un valore aggiunto - ha detto Naldi - perchè senza di me il Napoli avrebbe fatto la fine della Fiorentina".

Il patron azzurro ha rincarato la dose parlando apertamente di "squali", cioè di personaggi pronti ad approfittare delle disgrazie del Napoli, che aspettano alla finestra il fallimento di Naldi per poter raccogliere le spoglie della società di Soccavo. "Molte persone hanno dato solamente fastidio, hanno mandato delle persone a disturbare il sottoscritto. Gli squali aspettavano il fallimento del Napoli e se questo non è accaduto è stato solo grazie al mio intervento, ma io ho lottato e sto ancora lottando".

Virulenta la polemica anche nei confronti degli organi di stampa ed in particolare del Corriere dello Sport, per lo spazio dato - ancora nel numero in edicola stamane - alle dichiarazioni del signor Di Mauro che Naldi non ha esitato a definire "un megalomane", annunciando di aver anche denunciato il rappresentante della fantomatica chiesa ebraica.

Sul fronte delle trattative, il patron azzurro ha voluto precisare che sono solo due quelle effettivamente in piedi con qualche fondamento di concretezza, quella con il presidente del Brindisi Salucci e quella con la finanziaria Zerofin.

Polemica durissima anche nei confronti delle istituzioni: aperta l'accusa nei confronti del sindaco Iervolino e del presidente della regione Bassolino: "Non vengono nemmeno allo stadio, non mi sono per niente vicini. Vorrei che facessero quello che ha fatto il sindaco di Firenze".

Insomma, nel giorno in cui ha nuovamente 'salvato' il Napoli, Naldi ha nuovamente lanciato l'allarme sui pericoli che continuano ad addensarsi intorno alla travagliata esistenza della società di Soccavo.
Almeno per ora, però, l'imminente futuro del Napoli non è più in pericolo e di questo all'imprenditore posillipino va dato atto.