13 Gennaio 2011 -- Gruppo solido e compatto, all’interno e al di fuori del terreno di gioco. La filosofia di lavoro dell’allenatore Mazzarri, sposata in blocco da Cannavaro e compagni: «Chi gioca nel Napoli deve essere pronto a qualsiasi sacrificio e deve stare qui con la gioia dentro. Sono queste le nostre regole. Chi non la pensa così e vuole spazio, è libero di andare altrove», principi sacrosanti condivisi dallo spogliatoio azzurro e che fanno parte dei segreti vincenti del team. Insomma l’armonia non manca, pur se per in alcuni casi occorrerà trovare una via di sbocco. In realtà dopo l’accordo tra il club e capitan Cannava, il ds Bigon è al lavoro per sistemare le situazioni che riguardano tre Pazienza, Blasi e Santacroce.
Forse quello che riguarda Pazienza è il caso più spinoso. In scadenza di contratto al prossimo giugno, tra il centrocampista e il Napoli non è stato raggiunto nessun accordo per il rinnovo dell’impegno, malgrado le superprestazioni del giocatore. Qual è il problema? Voci riferiscono di una distanza incolmabile tra la richiesta economica del giocatore e l’offerta del club di Castelvoltuno. Il manager del mediano, Vincenzo D’Ippolito, non è sceso nei particolari, ha solo riferito dell’interesse di squadre straniere per il suo assistito che a giugno prossimo potrebbe lasciare il Napoli, forse per tornare alla Fiorentina che gli ha offerto un milione all’anno per due anni, a parametro zero, è questo il vero caso
Per Blasi siamo al capolinea della sua avventura napoletana che si chiude definitivamente qui: De Laurentiis e Mazzarri avevano sottolineato positivamente il suo rientro da Palermo, ma le premesse e le promesse del giocatore non sono state in linea con le aspettative. Si parla adesso di un suo trasferimento in Grecia, all’Atromis, club di serie A.
Santacroce, infine: vuole giocare con quella continuità che il Napoli non gli può assicurare. Andrà al Lecce, o altrove, ma soltanto se arriva un sostituto.
Leggo