Svelato il bluff degli americani? Il signor Di Mauro sarebbe specializzato in convention per la vendita di tappeti e pentole
31 Marzo 2003 -- L'odore di bufala era emerso sin dall'inizio, ma oggi una ulteriore testimonianza è giunta nel corso della trasmissione 'Radio-gol' in onda su Radio KissKissNapoli.
Il noto speaker radiofonico, Walter De Maggio ha infatti rivelato che nella serata di sabato un importante ristoratore napoletano ha affermato di aver conoscenza del signor Marco De Mauro da una decina d'anni.
Il sedicente emissario della Chiesa ebraica interessata all'acquisto del Napoli, infatti, sarebbe attivo da un decennio in città con una attività molto particolare: Di Mauro, infatti, organizzerebbe convention a sfondo religioso, che però soventemente si concludono con il tentativo di vendita di tappeti o di pentole.
Proprio nel noto ristorante cittadino - di cui De Maggio non ha rivelato il nome - si sarebbero tenuti parecchi di questi incontri.
La notizia conferma, insomma, che la cordata americana non sembra essere affatto una pista praticabile nella difficile opera di salvataggio della società azzurra.
In piedi per Naldi, nello strettissimo numero di ore che restano al patron azzurro, resterebbero solo le trattative con Salucci e con la finanziaria Zerofin.
In tutto questo, però, resta una fortissima perplessità sull'atteggiamento dell'imprenditore posillipino che dopo lo scoop del Corriere dello Sport sull'offerta di Di Mauro, ebbe a rilasciare dichiarazioni alla stampa che avallavano la trattativa, inducendo perfino il sobrio Carlo Iuliano a diramare un comunicato stampa nel quale si parlava finanche di "fase avanzata" dei rapporti con la fantomatica chiesa di Brooklin.
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