10 Novembre 2010 --
Lavezzi: "L'eroe non si chiama Lavezzi, ma la squadra che ha fatto un sacrifico grandissimo per conquistare questi tre punti. Era da tanto tempo che non si vinceva in questo stadio e questi tre punti sono stati importantissimi. Alla fine eravamo stanchi, Campagnaro si era fatto male, anche Aronica aveva problemi ed alla fine stavamo giocando in nove".
Acquafresca– Non è stata una partita semplice, Cagliari – Napoli è stata sempre una partita sentita. Abbiamo lottato per vincere, alla fine un pareggio sarebbe stato un risultato giusto. In quei minuti che ho giocato, ho cercato di andare in profondità, di mantenere la palla. Purtroppo non sempre si riesce a fare quello che si vuole. Anche se non è stata una partita ricca di emozioni, c’è stata un’azione da parte nostra che poteva dare un risultato importante. Poi alla fine è venuto il gol del Napoli”.
Cannavaro-E' una vittoria dedicata al nostro popolo. Ci tenevamo tanto a vincere qui dopo quello che era successo tre anni fa. Abbiamo riscattato la nostra gente. Questa squadra ha mostrato compattezza, ma non guardiamo la classifica. L'entusiasmo è sicuramente alle stelle, ma la nostra forza deve essere quella di ragionare”.
Mazzarri: "Il Napoli ha giocato bene, ha condotto la gara, ha fatto un bel calcio, c'è solo questo rammarico e questo vizzietto di mancare il gol. Siamo rimasti in nove e siamo riusciti a vincere. Campagnaro ed Aronica sono rimasti in campo per la firma, dovevamo chiudere la gara già nel primo tempo, perchè poi queste gare così si possono anche perdere. Sono contento per la prestazione della squadra, sono poco contento perchè dobbiamo imparare a fare gol quando giochiamo bene. Quando siamo nella trequarti avversaria bisgna agire con più convinizione come fanno le grandi squadre di vertice. Adesso dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, non bisogna fare altro fino alla fine. Non dobbiamo pesnare alla classifica, ma giocare gara dopo gara. Oggi eravamo stanchi, questa è la settima partita che giochiamo ogni tre giorni. Un allenatore vorrebbe sempre i migliori giocatori del mondo, però bisogna valutare anche le esigenze della società che detta le linee guida per gli investimenti. Per quello che abbiamo fatto fin qui, penso che stiamo andando bene, anche se bisogna crescere in mentalità e sotto altri aspetti. Ad esempio quest'anno ci serve per capire cosa vuol dire giocare ogni tre giorni, giocare all'esterno e giocare in campo internazionale. Lo stiamo facendo e speriamo di passare il girone di Europa Leauge in modo da far crescere in nostri giocatori sotto questo aspetto".